sabato 27 giugno 2009

Noir De Dottignies


Una dubbel “anomala”, splendidamente anomala. Una dubbel dal carattere estremamente luppolato (e parlando di una birra delle De Ranke sarebbe anomalo il contrario), come non se ne trovano molte in giro: al momento non mi viene in mente nessuna dubbel che le si possa avvicinare, gustativamente parlando. Sei tipi di malto, alcuni dei quali torrefatti come il Chocolate e il Torrifiè, e abbondante luppolo Challenger e Saaz, sempre, rigorosamente, fresco e in fiori. Già si presenta bene al momento dello sversamento: un rosso rubino leggermente translucido, riflessi delicatamente ramati in controluce e uno splendido cappello di schiuma, morbida, cremosa e di lunga persistenza. L’aroma è veramente elegante: un leggero speziato e i sentori di frutta rossa tipici di una dubbel accompagnati da un luppolo fresco e fragrante, leggermente rustico; un mix di splendido equilibrio. Ma ciò che colpisce di più è il gusto di questa birra, dalla carbonazione delicata ed equilibrata: il tostato e torrefatto del caffè e del malto bruciato che si integrano perfettamente con un amaricante prorompente, con il luppolo che invade e prende possesso dei lati della lingua e del fondo del palato. Di pari spessore il finale: elegante, equilibrato e marcatamente amaricante: nove gradi alcolici che scivolano via con estrema pulizia, ma senza scomparire. Rasenta la perfezione. Alc. 9% vol

©Alberto Laschi

Brouwerij De Ranke



Strana storia quella di Nino Bacelle e Guido Devos, che nel 1994 hanno aperto la “prima fase” della produzione a Wevelgem, nelle Fiandre Occidentali. E questa produzione per 10 anni si è materializzata non in una struttura di proprietà, ma in impianti di un’altra brouwerij, presi in affitto solo per il fine-settimana. Solo nel 2005 i due, considerati in Belgio dei veri e propri “geni brassicoli”, hanno deciso di dotarsi di impianti di produzione propri, e lo hanno fatto aprendo il loro “laboratorio” birrario a Dottignies, in attesa che si aggiunga anche il loro amico Yvan De Baets. Appassionati cultori di ricette non tradizionali e di tecniche produttive altrettanto poco ordinarie, con un uso del luppolo quasi ossessivo e sicuramente più che sperimentale stanno ritagliandosi una grande notorietà nell’ambiente degli appassionati birrofili belgi, e non solo.


Riproponiamo , di seguito, l'intervista a Nino di qualche settimana fà..


Nino (a sinistra) era in Italia la settimana scorsa ed è venuto a trovarci.
"Scendo spesso in Italia, questa volta non per venire dai parenti (suo nonno paterno era padovano) ma per godere con mia moglie dell'atmsfera italiana e per aggiornarmi su quello che stà succedendo birrariamente in Italia. Devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato dalla voglia di sperimentare dei birrai italiani, pari solo a quello che stà succedendo negli States. Da questo punto di vista noi belgi siamo molto più tradizionalisti!"

Come nasce il birrificio?
"Nasco da Homebrewer, come penso tutti i mastrobirrai. Ho iniziato nel 1984 e dopo 10 anni abbiamo deciso, con Guido di aprire il birrificio sfgornando la nostra prima birra : la Guldenberg."

Non è difficile lavorare in due? "Fortunatamente no. Io e Guido abbiamo gli stessi gusti e lo stesso approccio nell'affrontare la "costruzione" di una nuova birra. Guido l'ho conosciuto durante una degustazione di birra organizzata dalla sua associazione..se non ero sicuro delle sue doti non mi sarei gettato nell'impresa".

Questa nuova Noire?
"E' in commercio da poche settimane. Scura con 9% di alc. Abbiamo usato 6 differenti tipi di malto e una generosa dose di luppolo Challanger e Saaz!"

Ultima domanda..il segreto della De Ranke? "Non abbiamo segreti.. pulizia maniacale dell'impianto, poi quando la ricetta è testata..la birra va da se! E luppolo in fiori fresco..sempre!"

venerdì 26 giugno 2009

Bloemen Bier

Il nome di questa birra le deriva dalle coltivazioni di fiori (bloemen) della cittadina di Lochristi, famosa in tutto il Belgio per questa attività commerciale; e sono proprio due i fiori, il cui nome viene gelosamente tenuto nascosto, che vengono usati, insieme alle materie prime, per brassare questa birra. E’ birra particolare, dal carattere smaccattamente dolciastro (ha un IBU che a stento si avvicina ai 15), che ne consiglia una bevuta limitata (cioè non più di una bottiglia per volta). Ha un bel colore dorato carico, al confine con l’ambrato, leggermente opalescente. Ha schiuma che si mostra abbondante appena la si versa, ma che poi svanisce abbastanza rapidamente. Al naso è ricca, con note di caramello, malto, zucchero di canna, miele d’acacia e un floreale dolce e deciso. Il corpo è ricco, strutturato e abbastanza “variabile”: parte quasi asciutta, per virare rapidamente sul caramelloso e sciropposo, con l’abboccato dello zucchero candito e del floreale leggermente eccedente nel finale. Leggermente meno ricco di zuccheri il finale, che presenta una leggera nota amarognola che cerca, senza però riuscirci, di compensare la massiccia sensazione di dolcezza. Da bere con moderazione, come dicevo all’inizio. Alc. 7% vol

©Alberto Laschi

De Proef Brouwerij


Il termine fiammingo “proef” è traducibile con “prova”, “assaggio”, ed è indicativo della “mission” aziendale.
Fondata nel 1996 dal mastro birraio Dirk Naudts, in precedenza solo importatore/esportatore di birre belghe. Produce in proprio (la gamma delle ottime Reinaert, che viene commercializzata dalla società “parallela” Andelot di sua proprietà) solo in maniera artigianale, cioè birre non filtrate né pastorizzate e rifermentate in bottiglia. Ma la vera particolarità di questa brouwerij è che produce moltissime altre tipologie di birre dietro "ordinazione" di altri fabbricanti (Tim Webb nella sua penultima Guida al Belgio birrario si è fermato a 193), oltre ad essere anche un “laboratorio produttivo” per gli studenti della scuola per mastri birrai di Ghent. E’, in pratica, l’ideatore della “brewery hirer”, cioè della “birreria a noleggio”, per tutti coloro che non possono permettersi di produrre in proprio i loro prodotti, il che, per molti, è una vera e propria benedizione. L’altra faccia della medaglia è che Dirk “permette” a ciascuno di brassare la “qualsiasi”, non intervenendo (se non dietro esplicita richiesta) in alcun modo nelle scelte produttive altrui. E i prodotti che vengono fuori dai suoi impianti a volte non sono proprio il massimo. La capacità produttiva annuale varia (è sempre Tim Webb che ce lo dice) fra i 2.000 e i 10.000 hl .
De Proef Brouwerij - bvba Andelot
Doornzelestraat 20
9080 Lochristi-Hijfte
tel. 00/32/9.356.71.02
fax 00/32/9.356.71.03

sabato 13 giugno 2009

La Guida di Tim Webb è disponibile!

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E' disponibile da oggi la nuova guida sul Belgio Brassicolo di Tim Webb. I 4 anni di lavoro sono stati ottimamente ripagati da questa nuova edizione, imperdibile per chiunque volesse recarsi in Belgio ma anche per chi si vuole aggiornare sul Belgio birrario.

Aiutati dalle foto di Filip Geerts ci addentriamo nei dettagli.

La copertina raffigura una panoramica di Ghent (la zona del Graslei, il lungo fiume) e nella parte inferiore lo spettacolare banco del Delirium Tremens di Bruxelles.

Prima nota è l'utilizzo dei colori per diversificare le varie sezioni del libro.

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La parte GRIGIA, dopo un saluto ai cari Micheal Jackson e John White troppo prematuramente scomparsi, riporta i saluti e le parole di cinque personaggi: Stephen Beamont e Dan Shelton (due importatori amercani), Frank Boon (il birraio), Carl Kins e Ron Pattinson (due giornalisti). Questa prima zona grigia prosegue con informazioni generali e turistiche sul Belgio, molto molto dettagliate: città, villaggi, alberghi, ostelli, collegamenti tra le città, orari sui negozi..ecc..

La successiva parte ROSSA è dedicata alle birre. Dopo un'introduzione sugli stili sono passate al settaccio tutti i birrifici in attività e sono schedate più di 1000 birre.

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L'ultima parte, la BLU, è dedicata per il 99% al "dove bere bene": gli specialist bar..per andare sul sicuro.

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Ancora in grigio il finale del libro è dedicato al dove trovare birre belghe in Gran Bretagna.

Complimenti a Tim ed hai suoi collaboratori per la nouva edizione; lo aspettiamo al Villaggio della birra di quest'anno!

giovedì 11 giugno 2009

Problemi con il sito del Villaggio!

E' sparito il sito del Villaggio della Birra!!!!! Stò cercando di capire cosa è successo...

Nel frattempo potete comunque restare informati sul blog http://www.villaggiodellabirra.blogspot.com/

Tra le ultime notizie:

De Ranke porterà alla spina: XXBitter e Noire de Dottignies
Achilles porterà alla spina: Serafijn-Heksemie-beer (novità) e la Pallettier Tripel
Maltus Faber porterà in bottiglia: Bianca, Blonde, Ambrata, Brune, Triple,
Extra Brune, Imperial

Per ora è tutto..

12/06/2009: Problema visualizzazione Risolto

mercoledì 10 giugno 2009

Il futuro di Achilles


Mi aveva avvertito Kuaska sullle ultime notizie da Itegem. "Achilles ha messo in vendita il birrificio, ne sai qualcosa?" Un Fulmine a ciel sereno, visto che due giorni prima avevamo parlato su quali birre porterà all Villaggio.

Ieri, Achiel, mi ha risposto:

"Caro Gianni,
come hai saputo il mio birrificio è in vendita. Per essere precisi è in vendita da due anni e stò valutando le offerte che mi sono arrivate. La scelta l'ho presa due anni fà, dopo un piccolo intervento chirurgico..stò arrivando a sessant'anni, ho due figlie che non hanno idea di impegnarsi nel mondo birraio e quindi devo pensare ad aggiustare tutto prima di non farcela a gestire gli eventi.

Non c'è nulla di cui preoccuparsi e la mia attività prosegue come sempre.

Ti confermo che la birra che volevo presentare al Villaggio sarà disponibile. Ho fatto un test proprio ieri e ci siamo!! Penso di chiamarla Switch Beer, è una birra con Dry Hopping con luppoli americani a 6% alc. L'altra birra che vorrei portare è la Liter of Pallieter , un'altro mio prodotto non conosciuto in Italia.

A presto

Achiel"

martedì 9 giugno 2009

Goloso appuntamento

Dal 18 al 21 Settembre (2 settimane dopo il Villaggio della Birra ;-) ci sarà Cheese. L'evento dedicato al mondo del formaggio organizzato da Slow Food a Bra.

http://cheese.slowfood.it/


La manifestazione è imperdibile per gli appassionati del formaggio e non solo.. già nelle due passate edizioni erano presenti birrai artigianali italiani. Anche quest'anno ci sarà una Piazza della Birra ma ancora sul sito ufficiale non c'è menzione di chi sarà presente.


Tra gli eventi che segnalano mi è saltato all'occhio questo:

"The Beer Castle
Ospite della bella palazzina di caccia di re Carlo Alberto sulle prime colline di Langa, a metà strada tra Pollenzo e La Morra, è Stefaan Couttenye ( a sinistra con la moglie) del ristorante belga Hommelhof di Watou-Poperinge, nelle Fiandre occidentali, a poca distanza dal confine con la Francia. Stefaan è specialista della cucina con la birra, bevanda nazionale in Belgio, che nel suo locale propone, con grande varietà di piatti e abbinamenti, ormai da circa ventanni. Per Cheese vi preparerà un menù accompagnato da una selezione di birre belghe del birrificio De Koninck di Anversa.
"



Stefaan è una garanzia culinaria, se avete occasione "andateci"!


Il link diretto http://cheese.slowfood.it/eventi/ATC09/the-beer-castle.html

sabato 6 giugno 2009

"Tragedia" alla 3Fonteinen


Il 16 maggio 2009 sarà una data da dimenticare per Armand Debelder...aperta la porta della sala di fermentazione si è trovato di fronte un disastro, molte bottiglie erano esplose e la temperatura, che dovrebbe essere stata a 16°C era salita a 60°C

Per un banale termostato rotto 49.000 litri di birra sono stati tolti alla vendita di quest'anno.. 100.200 bottiglie di geuze invendibili..l'intero imbottigliamento invernale si è ossidato. Si parla di un danno di 224.000 euro.

In soccorso di Armand è arrivata la Distilleria Biercée di Thuin. Una prima parte di birra (circa 10.000 litri) ormai ossidata è stata distillata e dai primi assaggi sembra che il prodotto sia molto buono: molto simile ad un Jenevier (un tradizionale distillato belga) ma con un tocco alla 3fonteinen che gli conferisce un gusto unico. Questo nuovo prodotto sarà venduto in bottiglie da 5ocl e il tenore alcoolico è di 40°!

Intanto la solidarietà ad Armand non si è fatta attendere, sabato passato una trentina di amici e amanti dei suoi prodotti sono andati a stappare ed a testare cosa era possibile salvare; anche i produttori di lambic hanno dato la loro disponibilità nell'aiutare Armand. "Quello che è successo mi ha distrutto..ma tutta questa solidarietà scalda il mio cuore"



lunedì 1 giugno 2009

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