Come lasciarsi (un po’) ingannare dall’etichetta: La Ultra Ambreè è di 7° alcolici, ma gliene avrei dati, non sapendolo, almeno uno, uno e mezzo in più. E’ una robusta belgian ale, di alta fermentazione e rifermentata in bottiglia, dalla schiuma enorme, compatta e cremosa, che, a Dio piacendo, rimane stabilmente incollata alla birra e al bicchiere per lungo tempo. Nello sversamento viene giù una gran quantità di residui lasciati dalla seconda fermentazione in bottiglia, che la rendono nebbiosa e quasi “densa”. L’impressione generale, prima al naso e poi al gusto, è di una birra robusta, ricca di malto e caramello, con lo zucchero candito che le conferisce comunque alcool e calore. E’ birra “grassa”, consistente, che non va giù con facilità, ma che si fa apprezzare per correttezza, solidità e pulizia produttiva. A trovarle un difetto, è un po’ troppo poco speziato, abbastanza monocorde sul dolce/caramello, che solo una sventagliata, neanche troppo prolungata, di luppolo al centro del palato la rende più varia. Corsa relativamente corta, con finale tranquillo di malto, caldo e tostato. Alc. 7 vol ©Alberto Laschi
lunedì 20 aprile 2009
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