martedì 17 marzo 2009

Fantome Chocolat 2008




Come confondere le acque (birrarie): uno si aspetta, visto il nome, una birra scura, corposa, massiccia e il festival del tostato/torrefatto. Il buon Dany invece da vita ad una birra ambratina, e neanche tanto rossiccia, opalescente, con un’idea di polvere di cacao e una massiccia iniezione di luppoli, niente di tostato e/o torrefatto, nettamente asciutta e amaricante. Fantome è Fantome: mai aspettarsi niente di ovvio o banale. La Chocolat è una birra che si fa bere, ma non con estrema facilità: ha un naso non proprio raffinato, nel quale fa capolino la polvere di cacao, un po’ di lievito, e un leggero sottofondo maltato. Ma la birra non si fa ricordare certo per l’aroma. E’ rotonda, meno robusta di quanto gli 8° facciano presagire, con un iniziale palato rustico e granuloso, che poi lascia quasi totalmente spazio ad un luppolo pervasivo e aggressivo. Alla fine della sorsata l’85% per cento di lingua + palato ne risultano massicciamente condizionati. Ne viene fuori così un finale amaricante, non erbaceo ma asciutto e tagliente, che perdura abbastanza a lungo. Birra di carattere, non proprio caratterizzata, ma che è difficile confondere. Non sarebbe una Fantome, altrimenti. Alc. 8% vol. ©Alberto Laschi


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