Mah, una birra davvero … speciale; non facile da bere; alla fine, anche un po’ stucchevole. Forse hanno voluto strafare e ci sono andati con la mano pesante sul versante delle spezie: il risultato è una birra un po’ troppo estrema nella caratterizzazione fruttato/speziato, coerente con se stessa, ma che si affronta con una certa quale difficoltà gustativa. E’ una strong ale ambrata, 8° alcolici ma non si avvertono più di tanto, con una schiuma fine a bolle grosse, non molto persistente. Il naso è il regno della complicazione: inizio fruttato, poi viene fuori una marcata caratterizzazione di tipo “gelatinosa”, un po’ troppo invadente. Si sente un mix di spezie, dalla cannella al chiodo di garofano, ma a me è venuto subito in mente un aroma tipo ginepro, bacca, amarena, in un insieme un po’ troppo stucchevole. In bocca è rotonda, abbastanza morbida, dalla frizzantezza sarsa; anche al gusto prevalgono (troppo) note di caramello, dolce, molto dolce, con incursioni gustative di frutti di bosco, ciliegie e/o marene, fragola e lo stesso sentore di bacca di ginepro che si avverte al naso. Difficile da bere, perché satura molto il palato, la apprezzeranno tutti coloro ai quali piacciono birre molto dolci, abboccate. Qui di luppolo ce n’è ben poco, ma ne sarebbe servito un po’ di più per “pulire” un palato fin troppo facile da saturare. Alc. 8% vol ©Alberto Laschi
sabato 27 dicembre 2008
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