Non so se è casuale o meno, ma le birre “marcate” De Ryck di quesata brouwerij sono un mezzo gradino sotto quelle marcate Arend. L’avevo notato un po’ con la Special, ho avuto una mezza conferma con questa birra di Natale. Il colore è accattivante, un bell’ambrato carico, quasi mogano, che ricorda un po’ lo splendido aspetto della Balzello (tanto per citarne una), la schiuma fine e cremosa, non molto persistente. Passando poi alla degustazione, questa birra non chiarisce subito le idee: l’aroma non è particolarmente ricco, un sottofondo di caramello, una nota di malto tostato, un odore un po’ gommosso di biscotto, un amarino finale di luppolo. E’ il gusto che “spiazza” un po’ di più: ti lascia indeciso fra un abboccato di toffee e mou e una (piccola) astreingenza come di frutta rossa un po’ aspra (susina), ma il tutto un po’ fuggevole. Non che sia cattiva, ma ci metti un po’ per capirla, perché nel finale (relativamente complesso) si ribaltano un po’ le indicazioni/sensazioni maturate in precedenza. Buona per i formaggi semimorbidi e i caprini. Alc. 6,5% ©Alberto Laschi
venerdì 19 dicembre 2008
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