lunedì 31 dicembre 2007

Ultimo post 2007

Archiviamo il 2007..un grande 2007 birrario. Ultima impennata la consuete cena di fine anno al TNT quest'anno con piatti cucinati con birra, sarà un primo approccio per tanti a questo mondo
culinario. Chissà se i nostri ospiti sceglieranno i nostri abbinamenti o si "accontenteranno" di un
Chianti DOCG!

Questi gli abbinamenti che pensavo di consigliare:

Terrina di Coniglio e Speck/ Terrina alle Verdure dell’Orto - Waaslander
Gnocchi Pere e Gorgonzola cucinati con Bieken - Bieken
Pappardelle al ragù d’Anatra e Porcini - Bink Bloesem
Insalatina di Radicchio e noci
Faraona ripiena in Salsa di Melagrana - Bink Bloesem
Tortino di patate
Filetto di Maiale alle Mandorle cucinato con Santa Bee - Santa Bee 2007
Mattonella Al Cioccolato - Santa Bee 2006

Facciamo i nostri più sinceri auguri a chi ci segue per un meraviglioso 2008!

Gianni

Vilvordia BierProefFestival, 18 maggio 2008

Vilvordia BierProefFestival
Feestzaal Campus HORTECO
De Bavaylei 116 - 1800 Vilvoorde

info su www.hierstroomthetbier.be o per
contatti Steven Vermeylen


Il circolo studentesco Vilvordia ha il piacere di invitare tutti gli amanti di orzo e luppolo  al loro
Beer Festival. Anche se avevamo annunciato nella passata edizione che sarebbe stata l'ultima visto il trasloco in un'altro villaggio dell'istituto scolastico che ci ospita, c'è stata una
grande mobilitazione degli insegnanti e degli studenti per continuare nella nostra iniziativa.
Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di riorganizzare nel campus Horteco di Vilvoorde (Rue
de Bavaylei, 116) il 18 maggio 2008 il Vilvordia BierProefFestival. Tutti siete inviatati, ingresso libero!

La formula resta praticamente invariata, ancora una volta saranno servite una settantina di "Perle" dal mondo della birra artigianale belga . Verranno presentate delle anteprime eccezionali e 
verrà proposta una nosta selezione nata dalla ricerca nel poter offrire dei sapori, degli aromi che
 consentiranno un approccio equilibrato al mondo della birra artigianale.

Oltre alla birra ci saranno degli intrattenimenti musicali e saremo lieti di ospitare i ragazzi del
Verhuisbrouwerij (il birrificio "itinerante") che sulla loro roulotte attrezzata con un impianto di produzione ci guideranno nella processo creativo di  una birra.

Una prima lista provvisoria delle birre in degustazione:
  • Feestbier, brouwerij Cantillon voor 20 jaar HBL (75 cl)
  • Gentse Tripel, brouwerij Van Steenberge (fusto)
  • Hexapoda, brouwerij Kerkom (fusto)
  • Lekker Ding Tripel, brouwerij De Graal voor BLES (33 cl)
  • Liefmans Goudenband, Liefmans Breweries (37,5 cl)
  • Orval (botteldatum 04/01/2006), brouwerij N.D. d’ Orval (33 cl)
  • Rozenbier, ‘t Hofbrouwerijke voor Rozen Casteels (33 cl)
  • Slock, brouwerij De Graal voor Carl Kins (75 cl)
Le birre proposte nella passata edizione:
Aardmonnik/Earthmonk - Abbaye des Rocs Brune - Achel 8° Blond - Alpaïde - Alvinne Blond Cuvée Speciale - l’ Ambrée de Mozet - Atoc’ale - Babouche Mortal - Bacholdus - Bjeizelèreke Grand Cru - Bosprotter - Belgian Stout - Cannabier - Crianza Tonneaux - Cuvée des Trolls - De Troch Oude Lambik - Den Twaalf - Dikkenek Grand Cru - Driekoningenbier - Contreras Extra - Girardin Framboise - Gouden Carolus Easter Bier - Hexapoda - Hofblues - Hofelf - Hofgrobberke - Houblon Chouffe - Jessenhofke - Jules de Bananes - Kriek Cuvée René - La Myrtille d’ Amélie - La Pennefoise - La Rulles Estivale - Lindemans Faro - Livinus - Loterbol 6° - Millevertus Spelziale - Mort Subite Oude Kriek - Mortal’s Mandarine - Oud Beersel Oude Geuze - Oud Beersel Oude Kriek - Oud Bier - Paasbier - Petrus Aged Pale - Predikheer Gouden Tripel - Saison Dupont - Santé X - Sleedoorn Extra - Sloeber - Smisje Blond - St-Feuillien Triple - Stille Nacht Special Réserva 2005 - Stout Sint Canarus - Tafel Hell - Taras Boulba - Toernichoise Fumée - Totentrekker - Tournay - Tuverbol - Val Dieu Grand Cru - Veller - Vicardin - Vichtenaar - Vuuve - Westmalle Dubbel - XX-Bitter - Yellow Mortal - Zonnegemse Zot.


sabato 29 dicembre 2007

Gouden Carolous Christmas 2007




I degustatori di Ratebeer la piazzano al 40° posto fra le migliori 200 birre belghe di quest’anno, non una posizione di primissima fila, ma comunque di riguardo. Bella birra, affinata progressivamente nelle varie fasi produttive, e soprattutto rimodellata nel corso degli anni, da quando, nel 2002, la Het Anker decide di rimetterla in produzione dopo 38 anni di assenza. 3 tipi di luppolo e 6 tipi di spezie: questo è quanto dichiara la brasserie, oltre al granturco, “denunciato” sull’etichetta, e agli altri ingredienti “classici”. Il risultato è una birra corposa, strutturata e “calda”, classica, se così si può dire, dalle solide tradizioni brassicole, senza tanti voli di fantasia. Bel colore rosso rubino, una schiuma cremosa, dai riflessi marroncini, non molto persistente, e un naso robusto di alcool, frutta matura e malto, abboccato direi. Scarsamente frizzante, ha nel corpo il suo punto di forza: calda e riscaldante, robusta e non accomodante, sicuramente di carattere. La liquirizia, un amaricante deciso che si ripresenta deciso nel finale, dopo che il tostato del malto e la forza dell’alcool avevano già avvolto il palato, una punta di frutta secca soffusa. Una birra da meditazione, da fare respirare nel bicchiere a lungo, tanto da farne esaltare la varietà del gusto. Brassata a fine agosto, può invecchiare a lungo in cantina, ben più dei due anni indicati dalla brasserie. Alc. 10.5% vol ©Alberto Laschi


venerdì 28 dicembre 2007

The Best Belgian Beer 2007 secondo Beeradvocat.com

Ancora una classifica sulle migliori birre belghe del 2007  dall'autorevole sito di degustatori www.beeradvocate.com (pubblicate solo le prime 25.. ratebeer.com ne aveva messe 200..)

1.Trappist Westvleteren 12
Quadrupel / 10.20% ABV
Brouwerij Westvleteren (Sint-Sixtusabdij van Westvleteren)

2.Trappist Westvleteren 8
Dubbel / 8.00% ABV
Brouwerij Westvleteren (Sint-Sixtusabdij van Westvleteren)

3.Trappistes Rochefort 10
Quadrupel / 11.30% ABV
Brasserie de Rochefort (Abbaye de Notre-Dame de Saint-Rémy)

4.Black Albert
Russian Imperial Stout / 13.00% ABV
De Struise Brouwers

5.St. Bernardus Abt 12
Quadrupel / 10.50% ABV
Brouwerij St. Bernardus NV

6.Pannepot - Old Fisherman's Ale
Quadrupel / 10.00% ABV
De Struise Brouwers

7.Cantillon Saint Lamvinus
Lambic - Fruit / 6.00% ABV
Brasserie Cantillon

8.Drie Fonteinen Oude Gueuze
Gueuze / 6.00% ABV
Brouwerij Drie Fonteinen

9.Trappistes Rochefort 8
Belgian Strong Dark Ale / 9.20% ABV
Brasserie de Rochefort (Abbaye de Notre-Dame de Saint-Rémy)

10.Avec Les Bons Voeux
Saison / Farmhouse Ale / 9.50% ABV
Brasserie Dupont sprl

11.Girardin Gueuze 1882 Black Label (unfiltered)
Gueuze / 5.00% ABV
Brouwerij Girardin

12.Kriek De Ranke
Lambic - Fruit / 7.00% ABV
Brouwerij De Ranke

13.Brasserie Des Rocs Triple Impériale
Belgian Strong Dark Ale / 10.00% ABV
Brasserie de l'Abbaye des Rocs s.a.

14.Abbaye Des Rocs [Brasserie Des Rocs Brune]
Belgian Strong Dark Ale / 9.00% ABV
Brasserie de l'Abbaye des Rocs s.a.

15.Duvel
Belgian Strong Pale Ale / 8.50% ABV
Brouwerij Duvel Moortgat NV

16.Houblon Chouffe Dobbelen IPA Tripel
Belgian IPA / 9.00% ABV
Brasserie d'Achouffe

17.Fantôme Saison
Saison / Farmhouse Ale / 8.00% ABV
Brasserie Fantôme

18.Gouden Carolus Carolus D'Or - Cuvée Van De Keizer
Belgian Strong Dark Ale / 11.00% ABV
Brouwerij Het Anker

19.Fantôme Saison D’Erezée - Été
Saison / Farmhouse Ale / 8.00% ABV
Brasserie Fantôme

20.Drie Fonteinen Schaerbeekse Kriek
Lambic - Fruit / 6.00% ABV
Brouwerij Drie Fonteinen

21.St. Bernardus Tripel
Tripel / 8.00% ABV
Brouwerij St. Bernardus NV

22.Achelse Kluis
Belgian Strong Dark Ale / 9.50% ABV
Brouwerij der St.Benedictusabdij de Achelse

23.Tripel Karmeliet
Tripel / 8.00% ABV
Brouwerij Bosteels

24.Chimay Grande Réserve (Blue)
Belgian Strong Dark Ale / 9.00% ABV
Bières de Chimay (Abbaye Notre Dame de Scourmont)

25.Westmalle Trappist Tripel
Tripel / 9.50% ABV
Brouwerij Westmalle (Adbij der Trappisten van Westmalle)

Fonte: www.beeradvocate.com

TNT PUB, we love you guy's!


Gli auguri dagli Struise Brouwers..un giorno ci arriverenno anche le birre... 



http://struise.noordhoek.com

giovedì 27 dicembre 2007

Serafijn Licht




BIRRA FUORI PRODUZIONE DAL 2004.
Oro acceso per questa birra al frumento targata "Serafijn Licht". Abbondante schiuma nel bicchiere che fà intuire la massiccia carbonazione della
 birra. Aroma erbaceo prevalente che piena anche il palato. Finale fruttato ed asciutto sul dolce.
Alc. 6.2% vol.

Serafijn Tarwe



BIRRA FUORI PRODUZIONE DAL 2005. Birra dal colore dorato , un po’ nuvolosa, con i fiocchi del lievito. Testa di schiuma all’inizio molto abbondante (quasi uno spumante) poi diventa molto piccola, ma dalle bolle grandi. Aroma leggero di frumento, agrume, coriandolo, ma molto, molto sfuggente. Al gusto il primo impatto è sorprendentemente amaro e piccante, con il luppolo in evidenza, secco. Appena un suggerimento di sapore del frumento, dei fiocchi d’avena, e nessuna traccia delle spezie che più tradizionalmente si trovano nelle witbier. E’ una strana witbier, buona, riempitiva anche perché sostenuta da una gradazione non lieve, ma gli manca un po’ la caratterizzazione speziata, anche nel finale, rotondo e duraturo. Alc. 6,2% vol. ©Alberto Laschi

Serafijn Kerstlicht




Birra natalizia della Microbrouwerij Achilles. Si presenta con un bel colore dorato, un po’ nebbioso: nel versarla i lieviti in sospension cadono abbondanti, e la rendono ancora meno limpida. Schiuma a grosse bolle, abbondante e non molto persistente. Ha un bel naso erbaceo, con spiccate note luppolate, con un tocco di lievito in secondo piano, insieme ad alcuni sentori di frutta bianca matura. Corpo rotondo e abbastanza snello, che non aggredisce il palato: sembra esserci un po’ di miele all’inizio, che lascia il posto ad un gusto pieno, maltato, che si evolve poi un finale secco e asciutto, dominato dall’amaricante del luppolo. Alc. 7% vol. ©Alberto Laschi

Serafijn Gold




Birra “svelta”, che si consuma con rapidità e con sufficiente apprezzamento. Ha colore biondo pallido, schiuma fine e ricca, a bolle grosse, che svanisce abbastanza rapidamente. Birra “erbacea” sia al naso che al palato, sentore e gusto che coprono massicciamente gli altri, che restono nel pieno sottofondo. Spiccatamente amaro e astringente anche il finale, che la rende comunque una birra più che dissetante. Alc. 7% vol. © Alberto Laschi

Serafijn Gran Cru



Strong ale che si fa bere. Brassata in origine per celebrare l’anniversario dell’apertura della brewery nel luglio 2006, è andata da lì in poi nella normale produzione. Colore dorato, di oro invecchiato, pulito, con schiuma bianca fine e non molto persistente.Ha naso abbastanza snello, con un tocco di lievito, leggeri sentori di malto e biscotto, una punta di miele. Il corpo è rotondo, non robusto, nonostante la non banale gradazione; bene bevibile anche per la bontà della “componente acquosa”. Da buone sensazioni di calore e di morbidezza, con un palato caratterizzato anche qui dal malto e dal miele, con una sensaxzione astringente sul finale. Il fine corsa è sfuggente. alc. 9% vol. ©Alberto Laschi

Serafijn Tripel




Buon esempio di triple belga. Schiuma abbondante e cremosa per questa birra dal colore dorato/aranciato, molto gradevole. Ha naso ricco di note fruttate: banana, pesca e albicocca soprattutto, con l’alcool comunque in evidenza, insieme ad alcuni sentori speziati. Corpo rotondo e robusto, non molto frizzante: si ripresentano le note fruttate, una punta di miele e note finali citriche e agrumate, molto asciutte. Il finale è discretamente lungo e luppolato, asciutto, come del resto lo è quello delle altre tre “sorelle”. Alc. 8% vol. ©Alberto Laschi

Serafijn Donker




Buona birra scura/ambrata, al confine fra le tre bottiglie e mezzo e le quattro, con un po’ meno di carattere rispetto alle altre tre. Bel colore scuro/ambrato, schiuma fine e non molto persistente. Al naso offre sentori di malto e caramello, non stucchevoli né preponderanti, in una sensazione generale di buon equilibrio. Corpo rotondo, senza essere troppo consistente, frizzantezza media. Note diffuse di erba medicinale e liquirizia, alcuni sentori di cioccolato (molto sfuggenti) e di spezie, per un finale che si rivela abbastanza secco e asciutto. Alc. 8% vol. ©Alberto Laschi

Serafijn Celtic Angel




Colore al confine fra il dorato carico e l’ambrato, comunque opalescente a causa della non filtratura e del lievito depositato sul fondo, che nel versare la birra la rende ancora più opaca.Schiuma all’inizio morbida e compatta, poi svanisce abbastanza rapidamente. Naso ricco di sentori fruttai, maltati con note affumicate, e una note alcolica, che si ripresenterà anche nel gusto. Il corpo è mediamente robusto, comunque molto beverino, con frizzantezza accentuata: iniziano coin le note alcoliche del miele, poi si presenta il sottofondo morbido del malto e della frutta bianca, per poi finire astringente e amarognola, con le note del luppolo ben presenti nel finale. Termina asciutta e ripulente, mediamente corta ma non sfuggente. Alc. 6.2% vol. ©Alberto Laschi

Serafijn Blond




Birra dal bel colore dorato ampiamente nebbioso, con molto lievito in sospensione. Schiuma fine, compatta e persistente, il naso è veramente soddisfacente, con note abboccate di malto e speziate di lievito, luppolo e aroma di frutta bianca matura. Decisamente frizzante, ha corpo asciutto e snello, veramente dissetante, con in evidenza la componente luppolata e i sentori speziati. Finisce gradevolmente lunga, asciutta ma non astringente, con il lievito che ritorna. Alc. 6.2% Vol.
©Alberto Laschi

Achilles Microbrouwerij

Achilles Van de Moer nel 1999 a Itegem, a sud di Anversa, sviluppa il suo hobby di fare birra. E' una delle microbirrerie più attive sul mercato delle birre artigianali, ma anche una delle più piccole, tanto da essere situata nella “cantina” dell’abitazione di Achilles. Ha una capacità produttiva di soli 500 litri e si riesce a “brassare” birra 4 volte al mese intervallando la sua passione al suo lavoro “ufficiale”: insegnante di pianoforte al conservatorio locale. Tutte le birre sono prodotte con luppolo inglese, sono condizionate in bottiglia e vengono lasciate maturare per almeno per tre settimane.

  
Michael Jackson e Ben Vinken durante la visita/degustazione da Achiel - Foto A.Van De Moer


Le Serafijn prendono il nome dagli angeli Serafini, gli angeli “musicisti” che ci invitano a vivere bene il nostro “passaggio su questo mondo”, magari accompagnandoci con una buona birra. Nell’estate del 2006, Achilles inaugura il suo Cafè, all’interno del suo salotto ed all’esterno nel giardino, aperto solo i week-end.

Serafijn Cafè
Dulft, 9A
2222 Itegem

Dal Giovedi al Sabato 14/23:00
Domenica 14/21:00




Microbrouwerij Achilles
Dulft, 9a
2222 Itegem
www.serafijn-bier.be

mercoledì 26 dicembre 2007

Boskeun



Schiuma imponente, densa e cremosa, colore ambrato, preparata con malto, lievito, luppolo, zucchero di canna e miele che si ritrova nell’aroma. Corpo robusto con gusto vellutato, note amarognole più spiccate nel finale. Ottima.  Boskeun è il soprannome di uno dei due fratelli Hertheeler (Jo) che preferiva brassare birre bionde. Alc. 10% vol. ©Alberto Laschi

Arabier




La birra del pappagalo (l'ara, rappresentato sull'etichetta), il trionfo del luppolo; solo per amatori, astenersi perditempo. Brassata con i fiori di luppolo Nugget della zona di Poeringe, 55 EBU e con un tempo di maturazione relativamente breve, questa birra rappresenta il prodotto più conosciuto e un o fra i più apprezzati della De Dolle; nelle intenzioni di Kris, una birra adatta alla stagione estiva.Un bel colore dorato molto carico, una vera e propria golden ale, e una schiuma fine ed esuberante che crea le classiche tre dita di cappello sopra la birra, ingrigita impercettibilemnte dal lievito nella sversatura. Aroma e gusto: luppolo! Ma un luppolo floreale ed erbaceo, secco e molto amaro, che la caratterizza in lungo e in largo. Solo il lievito si inserisce in questo contesto, e contribuisce ad inserire un sentore speziato e piccante e un gusto secco e ancor più spiccato. Assale il palato e lo satura con l'amaro del luppolo, che si avverte nel retro del palato e in fondo alla lingua in un finale massiccio e aggressivo. Confrontata con le attuali, modaiole, triple IPA è tre passi avanti.Alc. 8% vol ©Alberto Laschi

Special Extra Export Stout




Birra prodotta in quantità limitata e in periodi precisi dell’anno. La sensazione generale è quella di una estrema “leggerezza”, nonostante la robusta gradazione alcolica, e di una buona bevibilità: resta il fatto che le stout inglesi di “range” sono un’altra cosa. Colore nero molto marcato, schiuma fine, leggermente grigia sulla testa, che svanisce rapidamente. Aroma complesso, con note chiaramente tostate e affumicate, di caffè, ma anche di uva passa, di frutti canditi e di bacche (rosse). Palato morbido, impatto dolce, frizzantezza abbastanza marcata: anche qui il palato è più complesso di una stout normale: oltre alle note classiche, si avvertono sentori di liquore (sherry?), un accenno di sentori vinosi (asciutti) e di frutta rossa matura. Finisce morbida e lenta, con sensazione molto piacevole di complessità. Non assomiglia quasi ad una stout e non so se è un complimento. Alc. 9% vol ©Alberto Laschi

Lichtervelds Blond




Buono, molto buono questo esempio di triple prodotto dalla De Dolle. Ricorda un po’ la Arabier, ma con un tocco di dolcezza in più ed una bevibilità maggiore. Ha colore dorato carico e uno strascico di lievito in sospensione che ne opacizza un po’ la trasparenza; schiuma bianca corposa e cremosa, che permane per molto nel bicchiere. L’aroma è subito pungente, come nella tradizione De Dolle, quasi speziato all’inizio; nell’evolversi invece affiorano sentori di malto e frutta matura, insieme al lievito, rendendo il tutto molto intrigante. Ha corpo rotondo, non eccessivamente robusto, senza quella punta di calore dato dal miele che invece si presenta nell’Arabier. Scivola molto bene all’inizio, molto beverina, poi viene fuori la consistenza di questa triple, nei suoi componenti di malto, luppolo astringente (nel finale) e sentori terragni, assieme al lievito. Finisce amarognola ma non secca, equilibrata e rassicurante. Alc. 8% vol ©Alberto Laschi

Oerbier




Prodotta con sei tipi di malto e zucchero candito, luppolo Goldings per l’amarezza, Spalt e Saaz per l’aroma. Poiché il mosto di malto viene fatto bollire per tre ore nel bollitore, il colore che ne risulta è marrone scuro con riflessi rame chiaro. Presenta aromi erbosi e fruttati intensi, spuma fine e abbastanza persistente, molto frizzante. Il palato è morbido e cremoso, con qualità vinose dolci su di un insieme complesso di gusti, a strati di frutta aspra (ricorda le susine o le prugne), con un lungo e complesso finale in cui la dolcezza è controbilanciata dalle note di liquirizia. Alc. 9% vol
©Alberto Laschi

Dulle Teve



“La cagna pazza”, contiene semplicemente malto, acqua, luppolo e zucchero caramellato. Il luppolo viene aggiunto a secco e la birra non è filtrata né pastorizzata, per cui il suo gusto si trasforma nel tempo. Birra splendida, che si evolve nell’assaggio. Colore dorato carico, leggermente velata ed opalescente, schiuma abbondante cremosa e persistente. Aroma pungente di luppolo e abboccato di malto, complesso.Corpo strutturato, ma non pesante, sorprendentemente duttile per l’alta gradazione alcolica della birra. Comincia pastoso di malto e abboccato di caramello, poi si evolve con note tanniche e di frutta matura astringente (susine?) che ripulisce alla perfezione il palato. Finisce lunga, dolce e piacevolmente complessa. Alc. 10% vol ©Alberto Laschi

Oeral




Le possibili “interpretazioni” del nome di questa birra sono due: la prima è che in dutch “oer” vuol, dire “originale” (come Ur in tedesco) e “al” potrebbe essere il suffisso riconducibile ad “ale”, classico termine angly per indicare la birra “originale” in GB. “Oeral” è però anche il termine olandese con il quale si indicano i monti Urali, che dividono l’Asia dall’Europa. Altra birra decisamente non convenzionale (anche se gli ingredienti dichiarati sono solo acqua, malto, luppolo e lievito) di questa rinomata brouweij, e non potrebbe essere diversamente, visto che di usuale la De Dolle non ha assolutamente niente. Bellissimo colore dorato, leggermente rugginoso, di questa birra, dalla bella testa di schiuma prodotta da una carbonazione accentuata. Aroma intenso, complesso e molto, molto piacevole: si riconoscono note dolci di malto, sentori di frutta (mele e pere) e accenni speziati (chiodi di garofano?), in un mix veramente attraente. Il corpo denota una “doppia corsa”: parte splendida, morbida e carezzevole, piacevolmente piccante di lievito e rotonda di sentori fruttati. Sul finale la birra “gira” completamente: viene fuori un tono granuloso di lievito, secchi ed asciutti di erba medicinale e luppolo per finire con un retrogusto finale “affumicato”.
Alc. 6% vol ©Alberto Laschi


Vecchia Etichetta



i "guai" della Brasserie de Caulier e della Liefmans Brouwerij

di Steve Vermeylen

Fine anno movimentato per la Brasserie Caulier. 
La quinta birreria del paese forse sarà  dichiarata "in fallimento" dal Tribunale per il Commercio Belga.

 
Già a giugno era stata concessa una proroga per vedere di risolvere i pesanti problemi economici dell'azienda, ma la situazione è pesante. Iniziata con furti di merce dentro la birreria, passando da
un fallimento di uno dei suoi  dei più importanti clienti (che ha lasciato un "buco" di 150.000 euro), finendo in un "adeguamento" fiscale,  l'Azienda di Roger Caulier (il patron della Brasserie)  vede il suo futuro e quello dei suoi 16 dipendenti se non buio, nebbioso.

La Maison Caulier nasce nel 1993 per opera di Charles Caulier che inizia un'attività di distribuzione birre. La terza generazione nel 1980 si installa a Péruwelz iniziando a commerciare una propria birra brassata in un'altro birrificio. Solo nel 1995 si inizia la produzione della "La vieille Bon-Secours" nei propri impianti.


Roger Caulier. ©Foto www.nordeclair.be


Problemi "fallimentari"anche per la Liefmans Brouwerij.
"Il fallimento è una vergogna", reagisce Renaldo Delabie, un amministratore della Liefmans. " Non ci è stato concordato dai nostri  azionisti un aumento di capitale così che tutto è risultato più difficile. Ma siamo stati contattati da importanti investitori che credono nel nostro progetto. Spero che la Sentenza di Fallimento, in appello, potrà essere annullata. Intanto siamo in grado di continuare l'attività".

 





lunedì 24 dicembre 2007

De Graal Speciale 2007




Un pochino meno intrigante della birra prodotta nel 2006, questa speciale di natale della De Graal, leggermente più carente al naso. Una birra dai sapori contrastati e dall’evoluzione del gusto direttamente proporzionale al suo riscaldarsi nel bicchiere. Il solito bel colore bruno molto intenso, quasi impenetrabile, una testa di schiuma marroncina non molto persistente. Il naso è scarso, agrodolce comunque, dal malto al caramello, alla frutta rossa matura. Il corpo è robusto, in continua evoluzione: rustica all’inizio, leggermente speziata, corre lungo i binari, in seguito, di un amarognolo diffuso, caratterizzata da una liquirizia spiccata. Morbida la prima parte del finale, con una sensazione finale asciutta e ripulente. Provata con i vanillakipferl, biscotti tedeschi alla vaniglia, molto dolci, che contrasta efficacemente. Alc. 8% vol ©Alberto Laschi 


De Graal Speciale 2006




Birra in produzione dal 2005, questa Special, costituisce una bella prova di “maturità” di questa piccola brouwerij. Una birra corposa, robusta, che soddisfa abbondantemente molte aspettative. Si presenta con un bel colore bruno, profondo, con riflessi ramati; ha testa di schiuma cremosa, non particolarmente abbondante e di media persistenza. Al naso non è proprio prorompente, ma sicuramente equilibrata, con nonte diffuse di malto, caramello, frutta e bacche rosse, leggermente asprigno. E’ il corpo della birra la “parte” riuscita meglio:inizia speziata (ricorda un po’ la St. Bernardus 6°), con un sentore di pepe, cannella, zenzero, che la rendono subito intrigante. Il gusto poi si evolve in sensazioni più rustiche, leggermente terrose, per poi planare su una rotondità diffusa, alquanto liquorosa senza essere stucchevolmente sciropposa. Riscalda il palato in tutto il suo finale, equilibrato, lungo e ben costruita, con un tocco di miele finale.. Alc. 8% vol ©Alberto Laschi

domenica 23 dicembre 2007

Bons Veux 2007




Benedetta la tradizione! Esempio spettacolare della contin uità produttiva della Dupont, fedelissima ai propri dettami dell’alta fermentazione e della rifermentazione in bottiglia! Creata nel 1970 per offrire in maniera brassicola i migliori auguri per l’anno a venire ai clienti più fedeli, anno dopo anno si ripropone ai massimi livelli, “garantiti” anche da una produzione limitata. La “solita” bella testa di schiuma, cremosa, sormonta stabilmente una birra dal bel colore dorato, leggermente velato. Il naso è splendidamente raffinato: il luppolo, tanto luppolo, il lievito speziato, leggermente rustico, e il fruttato, elegante e armonicamente integrato. Un insieme che la rende fresca e intrigante. Il corpo: ci sono 9,5°, ma scivolano via, senza saturare. Grande armonia di speziato e fruttato, in un insieme nettamente luppolato, asciutto, ma non esageratamente astringente e/o amaricante. E’ molto frizzante, e questo contribuisce a renderla molto ripulente. Con il pesce fa la sua splendida figura sulla tavola natalizia; da provarla e da provarci. Alc. 9.5° vol. © Alberto Laschi


sabato 22 dicembre 2007

Best Belgian Beers 2007 - Ratebeer.com

Pubblichiamo la classifica delle migliori birre belghe del 2007 secondo i "degustatori" di Ratebeer.com



1. Westvleteren Abt 12 Westvleteren Abdij St. Sixtus

2. Rochefort Trappistes 10 Brasserie Rochefort

3. Westvleteren Extra 8 Westvleteren Abdij St. Sixtus

4. Struise Pannepot Deca Services NV

5. St. Bernardus Abt 12 St. Bernard Brouwerij

6. Struise Aardmonnik / Earthmonk Deca Services NV

7. Rochefort Trappistes 8 Brasserie Rochefort

8. St. Bernardus Abt 12 Special Edition St. Bernard Brouwerij

9. Abbaye des Rocs Grand Cru Brasserie de l’Abbaye des Rocs

10. Cantillon Saint Lamvinus Unblended Cantillon

11. Abbaye des Rocs Brune Brasserie de l’Abbaye des Rocs

12. Girardin Gueuze Black Label Brouwerij Girardin

13. 3 Fonteinen Schaerbeekse Kriek 3 Fonteinen

14. 3 Fonteinen Oude Geuze Vintage (all from 2002-*) 3 Fonteinen

15. Abbaye des Rocs Triple Impériale Brasserie de l’Abbaye des Rocs

16. 3 Fonteinen Oude Geuze 3 Fonteinen

17. De Cam Oude Kriek Geuzestekerij De Cam

18. Gouden Carolus Cuvee Van De Keizer Brouwerij Het Anker

19. Chimay Bleue (Blue) Chimay

20. De Dolle Oerbier Special Reserva De Dolle Brouwers

21. Chouffe Houblon Dobbelen IPA Tripel Brasserie d’Achouffe (Moortgat)

22. Achel Extra Bruin (de drie Wijzen) Brouwerij der Trappistenabdij De Achelse Kluis

23. Dupont Avec les Bons Voeux Dupont Brasserie

24. De Dolle Dulle Teve Special Reserva De Dolle Brouwers

25. Malheur Dark Brut (Noir) De Landtsheer

26. Struise Pannepøt Deca Services NV

27. De Dolle Oerbier De Dolle Brouwers

28. St. Bernardus Prior 8 St. Bernard Brouwerij

29. De Dolle Stille Nacht De Dolle Brouwers

30. Cantillon Cuvée des Champions Cantillon

31. De Cam Kriekenlambik Geuzestekerij De Cam

32. Boon Framboise Mariage Parfait Brouwerij F. Boon

33. De Dolle Stille Nacht Special Reserva 2005 De Dolle Brouwers

34. Fantôme La Gourmande Brasserie Fantôme

35. Cantillon Lou Pepe Pure Kriek Cantillon

36. Cantillon Reed Gueuze Pinot Noir Cantillon

37. Moinette Blonde Dupont Brasserie

38. De Dolle Dulle Teve 10º (Mad Bitch) De Dolle Brouwers

39. Tripel Karmeliet Brouwerij Bosteels

40. Gouden Carolus Noël (Christmas) Brouwerij Het Anker

41. Cantillon Lou Pepe Gueuze Cantillon

42. Alvinne Podge Belgian Imperial Stout Picobrouwerij Alvinne

43. St. Bernardus Tripel St. Bernard Brouwerij

44. La Chouffe Brasserie d’Achouffe (Moortgat)

45. Orval Brasserie dOrval

46. Cantillon Saint Lamvinus Cantillon

47. Malheur Bière Brut (Reserve) De Landtsheer

48. Fantôme dÉté Brasserie Fantôme

49. Westmalle Dubbel Brouwerij der Trappisten van Westmalle

50. Chimay Blanche (White) Chimay

51. De Dolle Boskeun De Dolle Brouwers

52. Bush Prestige (Scaldis Prestige) Dubuisson

53. Moinette Biologique Dupont Brasserie

54. De Cam Oude Geuze Geuzestekerij De Cam

55. Fantôme Saison Brasserie Fantôme

56. Gulden Draak Brouwerij Van Steenberge

57. Duvel Brouwerij Moortgat

58. Cantillon Lou Pepe Framboise Cantillon

59. Abbaye des Rocs Speciale Noel Brasserie de l’Abbaye des Rocs

60. Achel 8 Blond Brouwerij der Trappistenabdij De Achelse Kluis

61. Oud Beersel Oude Geuze Brouwerij F. Boon

62. Ellezelloise Hercule Stout Ellezelloise

63. Liefmans Goudenband Liefmans (Liefmans Breweries)

64. La Moneuse Brasserie de Blaugies

65. Rodenbach Grand Cru Brouwerij Rodenbach (Palm)

66. Chimay Rouge (Red) Chimay

67. Dupont Biere de Miel Dupont Brasserie

68. Hanssens Oude Gueuze Hanssens Artisanaal

69. Verhaeghe Duchesse De Bourgogne Verhaeghe

70. Gouden Carolus Triple Brouwerij Het Anker

71. Westvleteren Blond Westvleteren Abdij St. Sixtus

72. 3 Fonteinen Oude Kriek 3 Fonteinen

73. Mort Subite Oude Kriek Mort Subite (Alken-Maes / Scottish & Newcastle)

74. Fantôme Pissenlit Brasserie Fantôme

75. Fantôme Printemps Brasserie Fantôme

76. Rochefort Trappistes 6 Brasserie Rochefort

77. Westmalle Tripel Brouwerij der Trappisten van Westmalle


78. NIce Chouffe Brasserie d’Achouffe (Moortgat)

79. t Smisje Calva Reserva Brouwerij De Regenboog

80. Oud Beersel Oude Kriek Brouwerij F. Boon

81. Gouden Carolus Classic Brouwerij Het Anker

82. Corsendonk Christmas Ale Du Bocq

83. Pierre Feys Forte Brune Verhaeghe

84. St Feuillien Cuvée de Noël Brasserie St-Feuillien / Friart

85. Girardin Jonge Lambik Brouwerij Girardin

86. De Ranke Kriek Brouwerij De Ranke

87. Achel 8 Bruin Brouwerij der Trappistenabdij De Achelse Kluis

88. De Dolle Arabier De Dolle Brouwers

89. De Dolle Extra Export Stout De Dolle Brouwers

90. Uitzet Tripel Paeleman

91. Grottenbier Bruin St. Bernard Brouwerij

92. Westmalle Extra Brouwerij der Trappisten van Westmalle

93. Gouden Carolus Easter Beer Brouwerij Het Anker

94. Lindemans Gueuze Cuvée René Brouwerij Lindemans

95. Struise Tsjeeses Deca Services NV

96. Saison Dupont Vieille Provision Dupont Brasserie

97. La Caracole Nostradamus La Caracole

98. DeuS Brouwerij Bosteels

99. Saison Dupont Biologique Dupont Brasserie

100. Fantôme Hiver (Winter) Brasserie Fantôme

101. De Ranke XX Bitter Brouwerij De Ranke

102. Boon Oude Geuze Mariage Parfait Brouwerij F. Boon

103. Moriau Gueuze Brouwerij F. Boon

104. Delirium Noël Brouwerij Huyghe

105. Kasteelbier Donker Brouwerij Van Honsebrouck

106. Cantillon Vigneronne Cantillon r

107. Cantillon Gueuze (Organic/Bio) Cantillon

108. Maredsous 10 Brouwerij Moortgat

109. Glazen Toren Canaster Kleinbrouwerij De Glazen Toren

110. Verhaeghe Vichtenaar Verhaeghe

111. Affligem Triple Brouwerij Affligem / De Smedt (Heineken)

112. Corsendonk Pater (Abbey Brown Ale) Brouwerij Van Steenberge

113. De Dolle Lichtervelds Blond De Dolle Brouwers

114. Liefmans Kriekbier Liefmans (Liefmans Breweries)

115. St. Bernardus Pater 6 St. Bernard Brouwerij

116. La Rulles Estivale Brasserie Artisanale de Rulles

117. Mc Chouffe Brasserie d’Achouffe (Moortgat)

118. Abbaye des Rocs La Montagnarde (Ambree) Brasserie de l’Abbaye des Rocs

119. Fantôme Automne Brasserie Fantôme

120. Urthel Samaranth Brouwerij Van Steenberge

121. Corsendonk Agnus (Abbey Pale Ale) Du Bocq

122. Affligem Noël (Christmas Ale) Brouwerij Affligem / De Smedt (Heineken)

123. Girardin Gueuze White Label Brouwerij Girardin

124. Urthel Hop-it Brouwerij Van Steenberge

125. Cantillon FouFoune Cantillon

126. Girardin Framboise Brouwerij Girardin

127. Lindemans Oude Lambik Brouwerij Lindemans

128. Liefmans Frambozenbier Liefmans (Liefmans Breweries)

129. Piraat 10.5% Brouwerij Van Steenberge

130. Bush de Noël (Scaldis Noel) Dubuisson

131. La Caracole Saxo La Caracole

132. La Binchoise Brune Tradition / Cistercienne Bruna Brasserie La Binchoise

133. Girardin Kriek Brouwerij Girardin

134. Lindemans Framboise Brouwerij Lindemans
 
135. Malheur 12 De Landtsheer

136. Troubadour Obscura De Proefbrouwerij

137. Cuvee Diabolique De Proefbrouwerij

138. Vicaris Generaal De Proefbrouwerij

139. Ellezelloise Quintine Ambrée Ellezelloise

140. Hanssens Oudbeitje Hanssens Artisanaal

141. Brooklynette/Gnomette Experimental Les 3 Fourquets

142. Mort Subite Oude Gueuze Mort Subite (Alken-Maes / Scottish & Newcastle)

143. La Rulles Triple Brasserie Artisanale de Rulles

144. Abbaye des Rocs Blanche des Honnelles (Blanche Double) Brasserie de l’Abbaye des Rocs

145. Fantôme BBB Dark White Brasserie Fantôme

146. La Binchoise Speciale Noel Brasserie La Binchoise

147. St Feuillien Triple Brasserie St-Feuillien / Friart

148. Cantillon Kriek Cantillon

149. Moinette Brune Dupont Brasserie

150. Glazen Toren Jan De Lichte Kleinbrouwerij De Glazen Toren

151. Delirium Tremens Brouwerij Huyghe

152. Urthel Hibernus Quentum Tripel Brouwerij Van Steenberge

153. De Proef Flemish Primitive De Proefbrouwerij

154. Alvinne Blond Picobrouwerij Alvinne

155. Watou Tripel St. Bernard Brouwerij

156. Het Kapittel Abt Van Eecke

157. Lefebvre Floreffe Prima Melior (Meilleure) Brasserie Lefebvre

158. Boon Oude Kriek Brouwerij F. Boon

159. Hoegaarden Verboden Vrucht Brouwerij Hoegaarden (InBev)

160. Zoetzuur Flemish Reserve Ale De Proefbrouwerij

161. Pauwel Kwak Brouwerij Bosteels

162. Gouden Carolus Ambrio Brouwerij Het Anker

163. Duysters Loterbol Bruin Duysters

164. Ellezelloise Quintine Blonde Ellezelloise

165. Guinness Special Export (Belgian version) John Martin (Scottish & Newcastle)

166. Uitzet Kriekbier Paeleman

167. St. Bernardus Blanche (Witbier) St. Bernard Brouwerij

168. Gouyasse Tripel (Triple) Brasserie des Géants

169. Circus Fantôme Brasserie Fantôme e

170. Hoegaarden Grand Cru Brouwerij Hoegaarden (InBev)

171. Glazen Toren Ondineke Oilsjtersen Tripel Kleinbrouwerij De Glazen Toren

172. Alvinne Melchior Picobrouwerij Alvinne

173. Loteling Bruin Villers (Huyghe)

174. 3 Fonteinen Oude Kriekenlambik 3 Fonteinen

175. Petrus Aged Pale Bavik-De Brabandere

176. Saison dEpeautre Brasserie de Blaugies

177. Fantôme de Noël Brasserie Fantôme

178. Fantôme Chocolat Brasserie Fantôme

179. Caulier Bon Secours Brune Caulier

180. n Maurootje Lauwse Saison Picobrouwerij Alvinne

181. St Feuillien Brune Brasserie St-Feuillien / Friart

182. Boon Oud Beersel Framboise Brouwerij F. Boon

183. Rodenbach Classic Brouwerij Rodenbach (Palm) e

184. Cantillon Faro Cantillon

185. Ultrabrune 10% Ecaussinnes

186. Het Kapittel Prior Van Eecke

187. 3 Fonteinen Oude Lambik 3 Fonteinen en

188. Cazeau Tournay de Noël Brasserie de Cazeau

189. Zatte Bie Brouwerij de Bie

190. t Smisje BBBourgondier Brouwerij De Regenboog

191. Maredsous 8 Brouwerij Moortgat

192. Pierre Celis Memoirs Van Den Bossche

193. Equinox Winter Beer Brasserie de la Senne / de Zenne Brouwerij

194. De Ranke Guldenberg Brouwerij De Ranke

195. Hoegaarden White Brouwerij Hoegaarden (InBev)

196. De Graal Tripel De Graal

197. La Gauloise Brune Du Bocq

198. Hanssens Oude Kriek Hanssens Artisanaal

199. La Caracole Ambrée La Caracole

200. De la Senne Stouterik Brasserie de la Senne / de Zenne Brouwerij

Joyeux Noël et Bonne et Heureuse Année 2008

La Brasserie Artisanale de Rulles vous souhaite un Joyeux Noël et une Bonne et Heureuse Année 2008.

De Brasserie Artisanale de Rulles wenst U een zalig Kerstfeest en het alle best voor het Nieuwe Jaar.

The Brasserie Artisanale de Rulles wish you a Merry Xmas and a Happy New Year.

L’équipe de la Brasserie Artisanale de Rulles
Grégory Verhelst – Olivier Barthélemy – Jean Lemaire

mercoledì 19 dicembre 2007

Westmalle Dubbel




Birra dal colore bruno rossiccio, piacevolmente secca ma caratterialmente maltata. Ricavata da una ricetta del 1926 (la quale, a sua volta, era una derivazione della prima birra scura prodotta dal monastero fin dal 1856), questa dubbel (reperibile, oltre che in bottiglie da 0,33 e 0,75, anche in fusti) ha un bellissimo cappello di schiuma, cremoso e compatto. L’aroma è allo stesso tempo fruttato e luppolato, molto “stuzzicante”, sicuramente piccante; è ricco e importante, con una note finale di malto corposo. Ha un palato ugualmente deciso, di frutta secca, malto, cioccolato e luppolo speziato; ha un corpo agile e ben strutturato, con un gusto secco e luppolato, che la giusta frizzantezza fa apprezzare al meglio. Termina con personalità, dimostrando di essere capace di un retrogusto delicato di luppolo, malto tostato e frutta (banana e frutta passita).Alc. 7% vol. ©Alberto Laschi

Westmalle Tripel



C’è tutto, non di tutto: c’è, in questa birra, tutto quello che è necessario e sufficiente per fare una splendida triple, anzi, la “madre” di tutte le triple, per universale riconoscimento. Molto alcolica, bionda, alta fermentazione: le tre condizioni (o almeno, le tre principali) per le quali si dà vita ad una triple, e che in questa birra (dalla ricetta pressoché immutata dal 1956) sono presenti al top. Bel colore oro antico, schiuma compatta, cremosa e abbondante, con un perlage che ricorda lo champagne (in Belgio la chiamano ancora, non a caso, “lo champagne di Campine"). L’aroma: ricco e complesso, molto pronunciato, con sentori fruttati (banana), un luppolo vivacissimo e un tocco di malto nel sottofondo. Il corpo è robusto, strutturato e caldo: il luppolo la fa da padrone, in un contesto fruttato, e la potenza dell’alcool la completa nel finale. Moderatamente frizzante, da vita ad un finale secco e asciutto, mediamente astringente e nettamente amaro. L’invecchiamento la fa variare nel gusto, fino ad una preponderanza del fruttato e abboccato. Alc.9.5% vol ©A.Laschi

Cafe Trappisten Westmalle

Come le altre Abbazie Trappiste, anche Westmalle ha il suo Cafe ufficiale, aperto tutti i giorni dalle 
9 a mezzanotte. 

Café Trappisten Westmalle
Antwerpsesteenweg 487
B-2390 Westmalle

tel +32 (0)3 312 05 02
fax +32 (0)3 311 56 42
www.trappisten.be

I Trappisti e le Birre - Abbazia di Nostra Signora del Sacro Cuore di Westmalle


Abbaye Notre-Dame du Sacré-Cœur de Westmalle


L’abbazia di Westmalle si trova a Malle, sulla strada che congiunge Antwerp a Turnhout, a nord-est di Anversa, nella regione delle Fiandre.


Storia del monastero

La storia del monastero ha inizio nel 1794, quando alcuni monaci provenienti dal monastero francese di Nostra Signora della Grand Trappe si insediano in una tenuta agricola nei pressi di Malle. Sfuggiti alle persecuzioni scatenate dalla rivoluzione francese, alcuni monaci, partiti dalla Normandia, riescono a trovare rifugio nel 1791 presso il monastero svizzero di Val Sainte, guidato da Dom Augustin di Lestrange. La situazione appare subito come non definitiva: il senato di Friburgo infatti aveva già deliberato in anni precedenti che la comunità monastica non avrebbe mai dovuto superare il numero di 24 monaci, e quindi, passata l’emergenza, l’abate è costretto a pensare subito ad una nuova destinazione per almeno una parte dei propri confratelli. L’America appare subito come un campo di apostolato adatto per l’espansione del monastero, e nel 1793 tre monaci, Dom Jean Baptiste, Dom Eugenio de Laprade, Jean-Marie de Brune, si mettono in viaggio dalla Svizzera al Belgio per imbarcarsi alla volta dell’America stessa. Mentre si trovano a Gand vengono messi in contatto con monsignor Nélis, vescovo di Anversa, che manifesta loro il proprio desiderio di dare vita ad un monastero di vita contemplativa all’interno della propria diocesi.
I tre monaci, avendo nel frattempo avuta l’autorizzazione al cambio di destinazione da parte dell’abate dom Augustin, prendono così possesso nei primi mesi del 1794 di una fattoria che un ricco signore del luogo, R. De Wolf, aveva acquistato anche grazie ad una sottoscrizione popolare e aveva messo a loro disposizione. Il nome di questa fattoria è evocativo: “Nooit Rust” (“senza posa”, tradotto letteralmente); sembra fosse chiamata così perché la particolare conformazione del terreno costringeva chi la possedeva ad un lavoro senza riposo per farla fruttare. E senza posa i monaci si mettono subito al lavoro in questa nuova sede, come incessante è la loro ricerca di Dio attraverso la vita di preghiera.
Ma il progetto di fondare un nuovo monastero in America è sempre presente nella mente dell’abate svizzero don Augustin, e così, sempre nel 1794, e precisamente ad Aprile, spedisce dalla Svizzera altri otto monaci sotto la guida di dom Arsene alla volta di Westmalle: arrivati lì, dom Arsene assume la responsabilità di abate del nuovo monastero, permettendo così a dom Jean Baptiste di ripartire alla volta della destinazione originaria, l’America. E’ il 6 giugno del 1794, ed è la data ufficiale della nascita del monastero di Notre-Dame du Sacré-Cœur di Westmalle, che conta già 12 monaci.
Gli effetti deleteri della Rivoluzione Francese però non ci mettono molto a travolgere anche qui in Belgio la vita della ancor giovane comunità monastica di Westmalle. Nel 1795 i monaci sono costretti ad abbandonare il piccolo monastero a causa dell’invasione del Belgio da parte degli eserciti francesi. Riescono a rifugiarsi in alcuni dei monasteri della vicina Westfalia, e non fanno ritorno a Westmalle fino al 1802, quando l’abate svizzero dom Augustin, contando sulla apparente benevolenza delle truppe napoleoniche, riesce a farvi arrivare alcuni monaci provenienti da Darfeld. Nel 1811 però, in conseguenza al famoso editto Napoleonico con il quale si abolivano, fra le altre cose, anche gli ordini religiosi di clausura, i monaci sono costretti nuovamente ad abbandonare il monastero, riuscendo però a mettere in atto un piccolo, ma di fondamentale importanza, escamotage: tre di loro infatti, in abiti secolari e non più monacali, restano a sorvegliare ed amministrare i beni dell’ordine., sostenuti anche dall’appoggio dell’allora sindaco di Westmalle, msr. Delen, e di un ricco uomo d’affari di Anversa, il barone Pierre de Metode.
Il 21 agosto 1814 è la data ufficiale della definitiva rinascita del monastero, il primo ad essere ricostruito in Belgio dopo il turbine rivoluzionario. Ricostruzione, ma con alcune limitazioni: viene proibita la clausura, vengono tollerate le attività educative ed assistenziali, solo il numero dei costituisce una eccezione, sono 40 e non 20, come prescriveva l’ordinanza. Nel 1836 la bufera sembra passata in maniera definitiva, e il monastero che era, per il diritto canonico, ancora solo un convento, viene elevato al rango di abbazia da Papa Gregorio XVI; contestualmente, il primo abate ufficiale di Westmalle, dom Martin, viene nominato anche vicario generale dei trappisti in Belgio.
Da quell’anno la storia religiosa del monastero non riceve più scossoni, ed arriva fino ai giorni d’oggi, nei quali la comunità monastica vive secondo la Regola dei trappisti della stretta osservanza, con la giornata, che inizia alle 4.00 del mattino e termina con la compieta delle 20, scandita e segnata dal ritmo della preghiera e del lavoro.


Storia della birreria

La produzione interna di birra a Westmalle inizia nel 1836, sotto la guida del primo abate, dom Martins, che il 1° agosto di quell’anno delibera la costruzione di un ambiente ad essa preposto. I lavori terminano entro la fine dell’anno stesso, e alla farmacia, alla stamperia, alla biblioteca e al laboratorio di tessitura i monaci affiancano un’altra loro specifica attività, inizialmente volta solo alla produzione per il fabbisogno interno. I primi monaci addetti alla produzione sono Padre Bonaventura Hermans, farmacista e grande conoscitore di erbe e piante, e Padre Albericus Kemp, che aveva già lavorato in una fabbrica di birra prima di scegliere la vita monacale.

  
Pater Bonaventura Hermans († 1873) -    Monaco a lavoro nella birreria (1966)

La prima cotta viene servita nel refettorio dei frati il 10 dicembre 1836, e fino al 1860 la produzione è limitata al consumo dei padri; solo occasionalmente alcune bottiglie di birra venivano vendute fuori dai cancelli del monastero. Nel 1856 viene brassata per la prima volta una birra scura, “antenata” dell’attuale dubbel. E’ dal 1861 che comincia la vera e propria commercializzazione delle birre di Westmalle, (Chimay aveva cominciato già da due anni), dietro l’impulso tecnico produttivo di padre Van Ham, prussiano, con un fratello che produceva birra in Germania e dal quale aveva imparato, e poi importato nel monastero, importanti nozioni tecnico - commerciali. La produzione di birra aumenta gradualmente, in parallelo ai progressivi ampliamenti e ammodernamenti dell’impianto di produzione, fino al 1918, quando l’impianto viene temporaneamente chiuso per i danni provocati dall’esercito tedesco. Riaperto ufficialmente nel 1921, il birrificio interno ricomincia a produrre a pieno regime, e i monaci scelgono di avvalersi di distributori esterni al monastero per la commercializzazione delle loro birre, che iniziano a farsi conoscere in tutto il Belgio. E’ nel 1932 che il priore deposita come marchio registrato il logo e il nome delle proprie birre, preceduto dall’appellativo “trappistenbier” ,e nel 1935 viene definitivamente registrato un modello di bottiglia che reca stampigliato sul collo le lettere “A” e “W”, ancora oggi usate.

  

Nel 1934 finisce la costruzione di un impianto di brassaggio completamente nuovo. Sono gli anni del boom: le birre in produzione sono la Extra, la Dubbel Bruin, e la Blond. La Triple, ancora oggi il top della produzione di questo birrificio, viene prodotta a partire dal 1934, e la ricetta risulta praticamente immutata dal 1956. Fino alla data odierna altri lavori vengono fatti all’interno della fabbrica di birra dei monaci, oggi quasi del tutto computerizzata, nuove catene di imbottigliamento vengono installate, per una produzione annuale di circa 130.000 hl. Ma il segreto del successo rimane sempre lo stesso: l’uso di materie prime selezionate, acqua pura (prelevata da un pozzo profondo 70 mt. al di sotto dell’abbazia), malto d’orzo, luppolo fresco, il miglior zucchero candito, ceppi di lieviti coltivati in proprio. Sono birre vive, rifermentate in bottiglia, con gusto in costante evoluzione, pertanto non esistono due bicchieri assolutamente identici, essendo influenzati dall’invecchiamento, dalla conservazione, dal modo di versare la birra e dalla temperatura di servizio.
L’abbazia produce tre birre, due delle quali regolarmente in commercio: una, la “Extra” (4°) dal gusto rotondo e rinfrescante, moderatamente amara con note di mela, erba e paglia, è prodotta solo due volte all’anno ed è riservata all’uso interno per accompagnare il pranzo dei monaci e dei fortunati ospiti dell’Abbazia (viene paradossalmente chiamata dalla birreria “la Pils delle birre ad alta fermentazione”).




ABDIJ ONZE-LIEVE-VROUW VAN HET HEILIG HART
Antwerpsesteenweg 496
B-2390 Westmalle - Belgium
Tel.: +32 3 312 92 00
Tel. Alloggi per Pellegrini: +32 3 312 92 09
Fax: +32 3 312 92 20

BROUWERIJ DER TRAPPISTEN VAN WESTMALLE
Antwerpsesteenweg 496
B-2390 Westmalle - Belgium
Tel.: +32 3 312 92 22
Fax.: +32 3 312 92 28


©Testo di Alberto Laschi
©Immagini tratte da www.trappistbeer.net



N’ice Chouffe 2007




Il cambiamento di proprietà non ha di certo interferito con la qualità della N’Ice: signorile era e signorile, per fortuna, è rimasta. Gran bella birra, solida, ben costruita, di grande bevibilità, semplice (alla fine) pur nella sua ricchezza. Robusta e asciutta nello stesso tempo, speziata nell’aroma (sempre molto ricco e piccante) e articolata al palato, con malto, zucchero candito e liquirizia a sorvegliare la postazione, via via “infiltrata” dalle note di lievito e di spezia, con un finale che più la birra si “riscalda” e respira nel bicchiere e più diventa avvolgente e caldo. L’amarino della liquirizia è là in fondo, a fine corsa, a darle il carattere definitivo, lasciando nel palato un vero e proprio imprinting. Alc.10% vol. ©Alberto Laschi


N’ice Chouffe 2006




Bella produzione natalizia della fabbrica degli chouffe, un prodotto di cui andare sicuramente orgogliosi. Bel colore mogano, solido e ben riuscito, con variazioni di tonalità tendenti all’ambra, dalla schiuma biancastra cremosa e persistente. Aroma corposo, direttamente proporzionale alla consistenza generale: malto, zucchero caramellato, e poi l’esplosione delle spezie, dal vegetale della china allo spezialto della liquirizia, con incursioni nel “versante”fruttato (uva, prugna, frutta rossa matura). Il corpo è più snello di quanto uno si possa aspettare: robusto ma non eccessivo, si fa bere all’inizio con molta facilità, per poi “irrobustirsi” sul finale. E anche qui siamo nel settore “lusso”: tanta roba, un luppolo leggero, omogenea nell’insieme. Il malto torrefatto, la robustezza dell’alcool, un che di agrumato e tanta spezia (cannella, pepe, chiodi di garofano), con frutta secca nel finale. Il tutto senza sbalzi gustativi e con un finale signorile. Alc. 10% vol. ©Alberto Laschi

domenica 16 dicembre 2007

Urthel Quadrium - Samaranth





Birra brassata fino al 2005 presso Van Steenberge Brouwerij da Hildegard Von Ostaden per la De Leyerth Brouwerij. Attualmente brassata presso il birrificio dei Trappisti di De Koningshoeven in Olanda.


Birra “invernale”, e con i suoi 11,5° sarebbe difficile pensarla diversamente. I gradi ci sono e si sentono, non esageratamente, ma si sentono. Tanto malto, a strati, tanto caramello, una frizzantezza scarna e un corpo morbido e vellutato, fanno di questa birra un ottimo esempio da birra meditativa per un dopo cena invernale. Ha un bel colore dorato carico, quasi al confine con l’ambrato, schiuma fine, poco abbondante e poco persistente, naso “regolare”, con il malto che domina, il miEle e l’acool che vengono in secondo piano. Da bersi con attenzione, anche con un po’ di cautela, vista la sua genersosa bevibilità, nonostante la cospicua alcolicità. Alc. 11.5% vol © Alberto Laschi



Vecchia Etichetta

Urthel Triple - Hibernus Quentum




Birra brassata fino al 2005 presso Van Steenberge Brouwerij da Hildegard Von Ostaden per la De Leyerth Brouwerij. Attualmente brassata presso il birrificio dei Trappisti di De Koningshoeven in Olanda.


Buonissimo esempio di triple belga, classica nelle sue caratteristiche con un accenno di particolarità nel gusto un po’ più speziato del solito. Bel colore dorato, leggermente opaco, ma attraente. Testa di schiuma molto abbondante, per la carbonazione pronunciata; lascia bei merletti dopo la sua scomparsa, lenta. Aroma fresco di limone, o comunque agrumato: molto gradevole nella sua asciuttezza e nelle sue note leggermente speziate (chiodi di garofano?), di frutta fresca e di miele. Ha corpo rotondo e abbastanza robusto, con la componente alcolica un pochino troppo in evidenza: si ripresentano le note rotonde del malto e del miele, con una sensazione comunque diffusa di morbidezza e di caldo. Birra invernale, che riscalda senza essere eccessivamente pesante, con un finale asciutto di luppolo e rinfrescante di agrumi. Alc. 9% vol. ©Alberto Laschi



Vecchia etichetta



Urthel 7.5 - Parlus Magnificum




Birra brassata presso il birrificio dei Trappisti di De Koningshoeven in Olanda da Hildegard Von Ostaden per la De Leyerth Brouwerij. In commercio dal 2006.

Ottimo esempio di Belgian ale, questa scura dell’Urthel, che la “ditta” considera un ottimo accompagnamento della cioccolata. Effettivamente è molto accostabile a un qualsiasi dolce fatto con la cioccolata, ma forse gli manca quel mezzo pizzico in più di “corpo” per essere l’ideale accompagnamento della cioccolata in una qualsisasi delle sue forme e varianti. Per intendersi, un mezzo gradino sopra sono la Rochefort 10° e la Chimay bleu, abbinabili perfettamente e totalmente alla cioccolata. Perfettamente beverina, dal bel colore tonaca di frate e con una schiuma ricca e cremosa al momento di versarla, che poi svanisce abbastanza velocemente. Ha aroma tostato, di cacao, di caffè torrefatto, di nocciola e liquirizia, con un finale asprigno di lievito e poco luppolo; il corpo è rotondo e svelto, molto frizzante, passa in veloce rassegna le note torrefatte e maltate, per chiudere con quelle di frutta secca e secche di luppolo. Ripulente e pulito il finale, lascia la bocca asciutta e pronta per una nuovo sorso, così come vuole la cioccolata. Alc. 7.5% vol.
©Alberto Laschi

Urthel 7.5 -Tonicum Finiboldhus





Birra brassata presso Van Steenberge Brouwerij da Hildegard Von Ostaden per la De Leyerth Brouwerij. Fuori produzione dal 2005. E’ stata la prima birra ad essere brassata da Hildegard.

Bel colore dorato-ambrato un po’ nebbioso, ma molto molto attraente, bella testa di schiuma bianca abbastanza fine e compatta che ci mette molto tempo a scomparire. Il naso è un bel mix di note speziate, fruttate (banana e mela), di malto tostato con un finale erbaceo e medicinale. Il corpo della birra è rotondo, non consistente né opprimente; ha un rivestimento snello e una frizzantezza media che le conferiscono buona bevibilità. Non si contraddistingue per un sapore che spicca più degli altri, ma ha un buonissimo equilibrio di sentori maltati, fruttati, con una punta di amaro che viene fuori nel finale. Asciutto ed equilibrato il fine corsa, nel quale questa birra si rivela asciutta ed appagante. Da provare con i formaggi piccanti e mediamente stagionati. Alc. 7.5° vol
©Alberto Laschi


Urthel 5.9 - Novicius Vertus




Birra brassata presso Van Steenberge Brouwerij da Hildegard Von Ostaden per la De Leyerth Brouwerij.  Fuori produzione dal 2005.
Ottimo esempio di dubbel belga, meno speziata di altre, meno dolce di altre ancora, ma caratterizzata da un ottimo equilibrio di tutte queste componenti. Bel colore tonaca di frate, con riflessi rossastri; schiuma ricca, abbondante, a grosse bolle, di non lunga persistenza. Aroma fresco di malto, noci e nocciole, legnoso, che lascia trasparire alcune note speziate. Corpo molto snello, cratterizzato da una frizzantezza non eccessiva, che comunque appaga pienamente il palato: ha buonissima bevibilità, e lascia la bocca molto pulita e amorbida con le note dolci del malto tostato e conn un finale asciutto di frutta secca. Molto equilibrato il fine corsa. Alc. 5.9% vol.
©Alberto Laschi

sabato 15 dicembre 2007

Achel Brune




Ottima birra nel pieno rispetto del range del “doppio malto” con il tocco di classe derivato dalla tradizione trappista. Bella testa di schiuma, anche se non molto persistente, colore tonaca di frate limpido e brillante, frizzantezza media. Al naso ha note floreali e di frutta matura, con acuto anche il sentore dell’alcool. Corpo rotondo, strutturato, ma non eccessivamente robusto, con la prevalenza delle note amarognole della liquirizia, del rabarbaro, con un finale però abboccato di malto. Finisce molto lunga ed equilibrata, piacevolmente asciutta. Alc. 8% vol ©A.Laschi


De Leyerth Brouwerij




Marito e moglie. Queste sono le persone dietro alla Brouwerij De Leyerth. Hildegard e Bas Von Ostaden. Nel 2000 iniziano la loro avventura, Hildegard è la mastrobirraia mentre Bas penserà al lato commerciale essendo un artista fumettista esperto di marketing.



Proprio dalla passione di Bas nel disegnare fumetti che viene ripreso, per il nome delle birre, la leggenda degli Erthels.. Nel 1928 furono ritrovate nella regione del Mierth strani simboli, studiati per anni dalle Università di Parigi e di Losanna, che diederono origine al “mito del Mierth”. Si sarebbe trattato delle gesta di un popolo scomparso e della loro traversata delle regioni della Fiandra. In questo loro peregrinare sarrebbero stati “aiutati” dalla forza di una sorprendente bevanda, la Urthel appunto. Attingendo dalla leggenda e da racconti medievali Bas “crea” i suoi gnometti: “Gli Erthel sono non più alti di 35/40 cm, buffi nell’aspetto, non hanno capelli ma una lunga barba e un grosso naso. Sono sempre di buon umore. Un Hertellino ama la poesia, la musica, canta e danza” (tratto da De Cronycker di Walter Vandendoornyck 1599/1675).



La De Leyrth non ha un birrificio. Inizialmente Hildegard brassa i suoi prodotti alla Van Steenberge. Nel 2006 la produzione viene spostata presso il birrificio dei Trappisti di De Koningshoeven in Olanda, mentre la sede viene mantenuta in Belgio. In Olanda Hildegard crea nuove ricette: elimina dalla produzione la “5.9”, cambia la ricetta della “7.5” ed inserisce la Urthel Bock (al momento solo per il mercato Olandese) e la Hop-Duvel . Dopo un suo viaggio in America nel gennaio del 2005 Hildegard ritorna in Belgio entusiasta delle nuove IPA americane assaggiate, estremamente luppolate; e decide di darsi da fare per produrne una “in proprio”. E’ un po’ la “nuova onda” produttiva delle triple belghe luppolatissime, sulla scia della Chouffe Houblon, anche se un po’ meno “estrema” e meno complessa. Hildegard produce questa birra usando il 50% di malto Magnum, il 32% Spalt e il 18% Saaz, raggiungendo una gradazione IBU di 80.

Hildegard oltre a essere una bellissima “birraia” si occupa anche di degustazioni e scrive su BeerPassion Magazine.

Brouwerij De Leyerth
Krommekeerstraat, 21
8755 RUISELEDE
www.urthel.com