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Produzione natalizia, per questa piccola brasserie, che però si lancia subito nel mercato d’elite delle birre natalizie. Si discosta completamente dall’altra birra, La Tournay, mantenedo e dichiarando esplicitamente il non uso di aromi e spezie nel brassaggio ma adoperando solo acqua, malto lievito, luppolo. Non è di facile bevibilità, già l’aroma è complesso, strutturato, con le sue note “bruciate” di malto e di cioccolato, insieme a quelle amarognole e astringenti di prugna e susina. Il corpo è consistente, ricco di note anch’esse bruciate, che ricordano sia il caffè (la polvere) torrefatto che la polvere di cacao, insieme al dolce asprigno della confettura di susine e della prugna. È abbastanza frizzante, il colore è molto scuro, ricorda un po’ quello della Rochefort 10, la schiuma al momento di versarla è ricca e fine, e svanisce quasi subito. Anche questa birra è per palati educati e curiosi, richiede attenzione e “rispetto”, ben ripagati da una bella ruota di sapori e sensazioni. Lungo, asciutto. Alc. 8,2% vol. ©Alberto Laschi
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