Quando si parla di stout ci si attende un certo tipo particolare di birra, di stampo soprattutto inglese. Ebbene, questa birra della famiglia delle stout conserva una sola delle prerogative: il colore, nero, molto ben accentuato. E’ una buona birra, strana, difficilmente catalogabile, anche se la ditta che la produce la indica come stout. Ha schiuma corposa, cremosa, abbondante ma non molto persistene, color nero caffè, non vi si vede attraverso. Quello che è più anomale è l’aroma: inizia con un tocco leggerissimo di tostato, ma veramente fuggevole, poi esalta swubito un sentore acidulo, quasi vinoso, mai trovato fra le stout; finisce con un tocco molto abboccato, di frutta rossa matura e bacche rosse. Corpo rotondo e snello, caratterizzato da un’impronta assolutamente fruttata, di biscotto croccante, e frutta dolce, senza nessuna nota affumicata. Finisce molto lunga e persistente, morbida e dolce. La birra che non ti aspetti. Alc. 5,5% vol ©Alberto Laschi
sabato 14 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento