Il doppio dei gradi, e comunque il doppio dei complimenti, rispetto alla 6° (ma non ci voleva molto). Bevuta in una versione ibrida: nuova etichetta ma vecchio formato da 0,25, mentre ora è imbottigliata dalla Affligem (chissà poi perché …) in bottiglie da 0,33. Schiuma inizialmente abbondante e cremosa, che poi svanisce mediamente svelta, bel colore marrone scuro, quasi impenetrabile, con leggeri riflessi ramati. Bel naso, tostato, ma anche relativamente dolce di cereale, con un timido carattere rustico/speziato. Il corpo è veramente ben fatto, consistente ma anche molto equilibrato, che si fa bere volentieri, al di là della massiccia alcolicità. Rende l’idea di una birra dotata dei toni caldi del cioccolato, del caramello, del miele, con una luppolatura abbastanza buona che viene fuori nell’elegante finale, relativamente asciutto. Buona, beverina, non aggressiva, ma l’ingresso sulla scena della Affligem(Heineken) lascia un po’ interdetti a riguardo del futuro (o anche del presente?). Alc. 12%vol © Alberto Laschi - Foto ©Filip Geerts (Belgian Beers Board)
mercoledì 19 novembre 2008
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