Allora: penso sia (stata) l’unica bottiglia di Tingel presente sul territorio italiano; ci abbiamo messo un po’ per “farle la festa”, ma alla fine ci siamo decisi. Questo nuovo prodotto di Boelens,”agguantato” durante l’ultima spedizione in quel di Belsele, ci incuriosiva, a partire dalla materia prima con cui questa birra è stata brassata: l’ortica. Una birra un po’ “fantomizzata”, forse: nel senso che sembra che il buon Kris è sceso nell’orto di casa e ha cominciato a cercare qualcosa da mettere nella nuova cotta … e ha trovato l’ortica. Non è andata proprio andata così: la birra è stata prodotta per un Circolo Culturale di St. Niklaas e si fa bere molto volentieri. Prodotta con sole materie prime biologiche e rifermentata in bottiglia, è una bella bionda (mentre sulle foto di BBB appare di un bell’ambrato; mistero …) dalla schiuma all’inizio imponente, bianca fine e abbondante, che poi svanisce piano piano. L’aroma all’inizio sembra quasi acidulo, poi si caratterizza meglio in un astringente citrico; fiori ed erbe comunque in abbondanza, con un risultato delicato e soffuso. Corpo (7°) snello e beverino: va giù che è un piacere, senza essere però sciatta o “slavata”. Carattere erbaceo e leggermente floreale, un finale secco, moderatamente amarognolo, pulito e astringente. Se dovessi dire a cosa assomiglia di più, direi ad una Saison, ma un po’ al confine, con un erbaceo più soffuso ed una frizzantezza meno accentuata. Comunque disseta e ripulisce che è un piacere. Da risentire ancora con un po’ di maturazione in più. Assaggiata con pecorino siciliano primo sale mediamente stagionato: scelta molto azzeccata, ripulisce che è un piacere. Alc. 7% vol ©Alberto Laschi
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