martedì 1 luglio 2008

Arend Dubbel


Alta fermentazione, rifermentazione in bottiglia per questa bella dubbel belga, di quelle dubbel cremose e non di quelle piccanti e molto asciutte. Brassata in “onore” di Gustaaf de Ryck, che nel 1886 pose la prima … cotta della futura brasserie De Ryck, chiamata in un primo momento “L’aquila d’oro” (“Gouden Arend” in fiammingo). Buona, veramente buona, e non lasciatevi ingannare dai 6,5° dichiarati, arriva, quando è il momento, compatta e robusta. Bel colore tonaca di frate, con i “regolari” riflessi rossastri; la schiouam inizia bella, fine e cremosa, poi svanisce abbastanza rapidamente. Il caramello, lo zucchero e il malto vengono subito fuori, al primo impatto con il naso, niente ditrascendentale, ma ben fatto, comunque. Il corpo è morbido: la sensazione che lascia la birra nel suo complesso è proprio quella della rotondità e della morbisezza: palato ben “impastato”, note leggermente tostate, frizzantezza ben integrata nel contesto, un tocco di frutta matura nel finale. Una classica dubbel, di quelle che ce ne vuole sempre in cantina, con un finale caldo, più invernale che estivo. Alc. 6,5% vol ©Alberto Laschi


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