Birra rotonda, consistente, dalla struttura potente: la si potrebbe definire quasi “grassa” o “burrosa”, se quest’ultimo termine non fosse un po’ inconsueto se applicato ad una birra. Tanto è piccante la St. Bernardus 6, scattante e frizzante, quanto è posata e meditativa questa 8, dal colore un po’ meno arcigno della 6, con alcuni riflessi mogano/rossicci e la stessa testa abbondante di schiuma, in questo caso sul grigino chiaro. Naso: malto, caramello, mou, frutta rossa matura, in sostanza niente di asprigno e piccante, tolto una sensazione di lievito sul finale. Il corpo, mediamente frizzante, è quasi “seduto”, cioè si deposita in bocca, e lì ci resta, avvolgendo il palato con le note robuste (grasse, quasi sature) di malto, come detto prima, e caramello, con un leggero mix speziato che, questa volta sì, si fa apprezzare nel contesto di un finale ricco e ponderoso. Per serate da meditazione davanti ad un buon libro, e più riscalda nel bicchiere e più richiede piccoli assaggi e non lunghe sorsate. Alc. 8%vol ©Alberto Laschi
sabato 19 aprile 2008
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