Strong ale che si fa bere. Brassata in origine per celebrare l’anniversario dell’apertura della brewery nel luglio 2006, è andata da lì in poi nella normale produzione. Colore dorato, di oro invecchiato, pulito, con schiuma bianca fine e non molto persistente.Ha naso abbastanza snello, con un tocco di lievito, leggeri sentori di malto e biscotto, una punta di miele. Il corpo è rotondo, non robusto, nonostante la non banale gradazione; bene bevibile anche per la bontà della “componente acquosa”. Da buone sensazioni di calore e di morbidezza, con un palato caratterizzato anche qui dal malto e dal miele, con una sensaxzione astringente sul finale. Il fine corsa è sfuggente. alc. 9% vol. ©Alberto Laschi
giovedì 27 dicembre 2007
Serafijn Gran Cru
Strong ale che si fa bere. Brassata in origine per celebrare l’anniversario dell’apertura della brewery nel luglio 2006, è andata da lì in poi nella normale produzione. Colore dorato, di oro invecchiato, pulito, con schiuma bianca fine e non molto persistente.Ha naso abbastanza snello, con un tocco di lievito, leggeri sentori di malto e biscotto, una punta di miele. Il corpo è rotondo, non robusto, nonostante la non banale gradazione; bene bevibile anche per la bontà della “componente acquosa”. Da buone sensazioni di calore e di morbidezza, con un palato caratterizzato anche qui dal malto e dal miele, con una sensaxzione astringente sul finale. Il fine corsa è sfuggente. alc. 9% vol. ©Alberto Laschi
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