Pubblichiamo con piacere il report sull'edizione del 2007 del Villaggio della Birra. Autore Marco Pasquini dell'Associazione I Birranti di Firenze.
Con largo anticipo sull'edizione 2008 (sempre meglio che dire in mostruoso ritardo sull'edizione 2007...) presentiamo questo nostro resoconto sulla giornata vissuta dai Birranti in terra senese presso Il Villaggio della Birra 2007 di Bibbiano.
Una trasferta che per la neonata associazione di "degustatori fiorentini" si prospettava molto interessante e coinvolgente. Moltissimi gli spunti d'interesse: trovare in un unico luogo produttori artigianali italiani e belgi; poterne assaggiare la produzione; conoscere Kuaska e seguirne una degustazione guidata. Motivi sufficienti mettersi in marcia alle porte di Firenze in una generosa domenica di sole di settembre. Per un ciclista come me percorrere le rotte che di lì a poco avrebbero ospitato l'Eroica, cicloturistica manifestazione con biciclette e vestiti d'epoca, è stata una vera emozione. E ancora emozionante è stato avere l'impressione di perdersi nella campagna senese, come se fosse un film di Monicelli, e, all'improvviso, trovarsi in un'oasi che offre solo birra.
I Birranti, ligi al loro status, hanno subito cominciato a delimitare il campo: qui si beve, qui forse si mangia lì ci si siede e si ragiona (forse...) in attesa della degustazione di Kuaska. Sotto il tendone dell'ospitalità lunghi tavoli accolgono i vari commensali, tra i quali campeggia lo striscione dell'Ars Birraria. Incontriamo anche Nicola Utzeri, editore di Fermento Birra.
Ma il centro del mondo è vicino alla rustica struttura che ospita il TNT Pub (menzione d'onore all'opera di Max Bunker e Magnus).
Ristretti in pochi metri quadrati abbiamo il più alto concentrato di produttori artigianali e belgi con i loro spillatori e frigorifieri in cortese attesa del curioso degustatore.
I Birranti, da diligenti conoscitori, fanno rapidamente manbassa di panini alla finocchiona e al prosciutto, di gettoni di degustazione e bicchieri mignon per gli assaggi (si chiama degustazione non sbronza). Come formiche operaie chi era presente ha visto muoversi i Birranti lungo tutte le sponde di questo magico fiume di birra. É partita così la scoperta di birre al miele, di rosse belghe e di tutta la produzione italiana presente.
Gli operosi Birranti, ligi al loro status, hanno proseguito in questo esercizio di stile fino alle ore 15:00 di quella domenica pomeriggio, fischio d'inizio delle partite di calcio e di quello del Laboratorio di Degustazione tenuto da Kuaska. Riempita la saletta interna, ove i Birranti si erano premuniti di prenotare un tavolo, ecco Kuaska prendere la parola e introdurre le birre presenti al Villaggio con il commento di ogni produttore.
La prima birra è stata la Estivale della Brasserie Artisanale de Rulles (Belgio), aggrumata nel sapore (con sentori di mandarino e pomplemo), che si abbinerebbe bene con pesce in bianco, fritto e impastellato, con dei formaggi, con una zuppa di farro o di legumi.
La seconda è stata una birra italiana, la Farrotta (Ale chiara di farro) del Birrificio Almond (Pescara). Realizzata con Farro e Miele d'Acacia (oltre che malto Vienna) mostra sentori di pompelmo, malva e camomilla (pur avendo un carattere più resinoso). É una birra più "morbida" rispetto alla precedente e si abbinerebbe bene con pesce o caprino fresco (proprio per riprendere certi sentori erbacei). 5.8° la gradazione di questa birra.
I Birranti, ligi al loro status, seguono attentamente, ripulendosi la bocca, tra un assaggio e l'altro, con il pane.
La terza birra, una Bieken (Boelens Huisbrouwerji, Belgio) di ben 8.5°. Anche questa al miele, consentori di caramello e aggrumato. Ipotizzabile un abbinamento con carni bianche, pesce, oppure formaggi + miele o anche dolci, come torte con lo zabaione e cioccolato. Intanto fuori pensanti nuvole facevano traboccare un po' d'acqua, creando un po' di apprensione tra quanti tra noi si erano spostati in moto.
Quarta birra: la Lilith, del birrifico Brùton (5.5°). Una possente bitter dal leggero retrobusto affumicato, con sentori di caramello; da abbinare a carni rosse.
Per chiudere la Extra del ReAle, presentata in anteprima. Una Ale che si abbinerebbe bene con pesce (carpione) e maiale (salciccia cruda), ma anche con un dolce come la panna cotta. Il sapore è molto aggrumato.
Dopo due ore di degustazione anche i Birranti più ligi cominciavano ad essere un po' fuori dal loro status e si appoggiano alla vicina cucina per una sostanziosa merenda, mentre il Presidente si intratteneva con Kuaska. All'ombra dell'ultimo sole si era addormentato un pescatore.. Fatti gli ultimi acquisti e tirate le prime somme di questa trasferta i Birranti si rimettevano in macchina per rientrare verso Firenze (con l'inevitabile coda sulla Autopalio...) contenti e soddisfatti.
Qualche dubbio? nessuno, noi all'edizione 2008 ci saremo!
www.ibirranti.com
Una trasferta che per la neonata associazione di "degustatori fiorentini" si prospettava molto interessante e coinvolgente. Moltissimi gli spunti d'interesse: trovare in un unico luogo produttori artigianali italiani e belgi; poterne assaggiare la produzione; conoscere Kuaska e seguirne una degustazione guidata. Motivi sufficienti mettersi in marcia alle porte di Firenze in una generosa domenica di sole di settembre. Per un ciclista come me percorrere le rotte che di lì a poco avrebbero ospitato l'Eroica, cicloturistica manifestazione con biciclette e vestiti d'epoca, è stata una vera emozione. E ancora emozionante è stato avere l'impressione di perdersi nella campagna senese, come se fosse un film di Monicelli, e, all'improvviso, trovarsi in un'oasi che offre solo birra.
I Birranti, ligi al loro status, hanno subito cominciato a delimitare il campo: qui si beve, qui forse si mangia lì ci si siede e si ragiona (forse...) in attesa della degustazione di Kuaska. Sotto il tendone dell'ospitalità lunghi tavoli accolgono i vari commensali, tra i quali campeggia lo striscione dell'Ars Birraria. Incontriamo anche Nicola Utzeri, editore di Fermento Birra.
Ma il centro del mondo è vicino alla rustica struttura che ospita il TNT Pub (menzione d'onore all'opera di Max Bunker e Magnus).
Ristretti in pochi metri quadrati abbiamo il più alto concentrato di produttori artigianali e belgi con i loro spillatori e frigorifieri in cortese attesa del curioso degustatore.
I Birranti, da diligenti conoscitori, fanno rapidamente manbassa di panini alla finocchiona e al prosciutto, di gettoni di degustazione e bicchieri mignon per gli assaggi (si chiama degustazione non sbronza). Come formiche operaie chi era presente ha visto muoversi i Birranti lungo tutte le sponde di questo magico fiume di birra. É partita così la scoperta di birre al miele, di rosse belghe e di tutta la produzione italiana presente.
Gli operosi Birranti, ligi al loro status, hanno proseguito in questo esercizio di stile fino alle ore 15:00 di quella domenica pomeriggio, fischio d'inizio delle partite di calcio e di quello del Laboratorio di Degustazione tenuto da Kuaska. Riempita la saletta interna, ove i Birranti si erano premuniti di prenotare un tavolo, ecco Kuaska prendere la parola e introdurre le birre presenti al Villaggio con il commento di ogni produttore.
La prima birra è stata la Estivale della Brasserie Artisanale de Rulles (Belgio), aggrumata nel sapore (con sentori di mandarino e pomplemo), che si abbinerebbe bene con pesce in bianco, fritto e impastellato, con dei formaggi, con una zuppa di farro o di legumi.
La seconda è stata una birra italiana, la Farrotta (Ale chiara di farro) del Birrificio Almond (Pescara). Realizzata con Farro e Miele d'Acacia (oltre che malto Vienna) mostra sentori di pompelmo, malva e camomilla (pur avendo un carattere più resinoso). É una birra più "morbida" rispetto alla precedente e si abbinerebbe bene con pesce o caprino fresco (proprio per riprendere certi sentori erbacei). 5.8° la gradazione di questa birra.
I Birranti, ligi al loro status, seguono attentamente, ripulendosi la bocca, tra un assaggio e l'altro, con il pane.
La terza birra, una Bieken (Boelens Huisbrouwerji, Belgio) di ben 8.5°. Anche questa al miele, consentori di caramello e aggrumato. Ipotizzabile un abbinamento con carni bianche, pesce, oppure formaggi + miele o anche dolci, come torte con lo zabaione e cioccolato. Intanto fuori pensanti nuvole facevano traboccare un po' d'acqua, creando un po' di apprensione tra quanti tra noi si erano spostati in moto.
Quarta birra: la Lilith, del birrifico Brùton (5.5°). Una possente bitter dal leggero retrobusto affumicato, con sentori di caramello; da abbinare a carni rosse.
Per chiudere la Extra del ReAle, presentata in anteprima. Una Ale che si abbinerebbe bene con pesce (carpione) e maiale (salciccia cruda), ma anche con un dolce come la panna cotta. Il sapore è molto aggrumato.
Dopo due ore di degustazione anche i Birranti più ligi cominciavano ad essere un po' fuori dal loro status e si appoggiano alla vicina cucina per una sostanziosa merenda, mentre il Presidente si intratteneva con Kuaska. All'ombra dell'ultimo sole si era addormentato un pescatore.. Fatti gli ultimi acquisti e tirate le prime somme di questa trasferta i Birranti si rimettevano in macchina per rientrare verso Firenze (con l'inevitabile coda sulla Autopalio...) contenti e soddisfatti.
Qualche dubbio? nessuno, noi all'edizione 2008 ci saremo!
www.ibirranti.com
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