Chiedere ai cittadini di Anversa di descrivere la loro città in poche parole significa sentirsi dire: lo Schelde, lo Zoo, la Cattedrale e un Bolleke (il tradizionale bicchiere dove viene servita la De Koninck) di De Koninck'.
La storia della Brouwerij De Koninck ha inizio nel 1827, quando Joseph Henricus De Koninck acquistò la Taverna 'De Plaisante Hof', locale che sorgeva sul confine tra Anversa e Berchem. La mano che compare nel logo fa riferimento alla pietra che segnava il confine fra le due città, sul quale era scolpita una mano. Questo “scultura” è ancora visibile ancora oggi di fronte alla Birreria.
Joseph Henricus De Koninck morì molto giovane, e la sua vedova, Elisabeth Cop si risposò nel 1833. Il suo secondo marito Johannes Vervliet decise di trasformare la Taverna in un birrificio , chiamandolo "Brouwerij De Hand", riprendendo il nome da quel segnale su cui era scolpita una mano.
Nel 1845 Carolus De Koninck, il figlio maggiore da Elisabeth del primo matrimonio, rilevò l'azienda. Nel 1912 la "Brouwerij De Hand" cambiò il nome in’Brasserie Charles De Koninck ", gestita da Florent van Bauwel. Dopo la prima guerra mondiale la birreria riaprì grazie all’inserimento di Joseph Van den Bogaert.
Joseph Van den Bogaert proveniva da una nota famiglia di tradizione brassicola di Willebroek e come laureato in scienze agricole aveva tutte le carte in regola per puntare al rilancio del Birrificio. La “De Koninck” incominciò effettivamente ad aumentare produzione e fatturato entrando nella cultura dei cittadini di Anversa, i quali associano la loro birra alla città.
Oggi la Brouwerij De Koninck è gestito dai due nipoti di Joseph: Bernard e Dominique Van den Bogaert, che ne garantiscono il carattere familiare ed artigianale, producendo una birra ad alta fermentazione robusta, cugina prima delle Altbier di Dusseldorf e parente più lontana delle ale inglesi.
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