Il nome si riferisce alla parola fiamminga usata per descrivere il piccolo uccellino raffigurato sull’etichetta, che significa “re dell’inverno”. Durante la fermentazione vengono aggiunte al mosto delle bacche di ginepro. Birra dal colore ambrato scuro, un po’ nuvolosa, testa di schiuma abbondante all’inizio, poi scompare gradata-mente lasciando i famosi merletti sulla superficie del bic-chiere. L’aroma è complesso ma molto attraente: si va dall’aroma di frutta candita e ribes, alla ciliegia, a quel-lo un po’ più astringente dell’uva passa; in fondo appare l’abboccato del malto con sentori finali un po’ sciropposi e un’idea di caffè. Di frizzantezza media e molto equili-brata, rivela anche al palato la sua complessità piacevo-lissima:dopo una sensazione iniziale molto particolare, un misto fra lo “sciroppo”, le prugne, il malto e il caffè, quindi morbida, la birra si rivela poi asciutta e dissetan-te, con un misto di sentori di noci, spezie, terra e luppolo. Il tutto in un equilibrio ammirevole. Alc. 8,3% vol ©Alberto Laschi
martedì 26 febbraio 2008
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