Orribile, o quasi. Una birra esageratamente amara, volutamente esagerata perché poi, di fatto, è anche ben costruita. Il luppolo con il suo amaricante la pervade in tutto il suo gusto, mentre risulta poco riconoscibile al naso. Non so se i fiori di tiglio che i produttori affermano essere presenti nella cotta contribuiscono a questo esagerato amaro, non chiaramente definibile se erbaceo o luppolato, perché la sfumatura va poi sul medicinale. Resta bello il colore di questa birra, dorato opalescente, per la presenza di lievito nello sversamento; la schiuma è fine e poco persistente, la frizzantezza accentuata, la corsa breve. Alc.6% vol ©Alberto Laschi
lunedì 25 febbraio 2008
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