Brassata fin dal 1920 con malti aromatizzati, pils, e 3 aggiunte di luppolo belga ed Hellertau, con il Saaz e lo Styrians che vengono poi aggunti durante la maturazione. Ha vinto la medaglia di bronzo alla World Beer Cup del 2006 nella categoria “Belgian & French Style Ale”.
Ha vinto un sacco di premi, questa birra, ma a me è sembrata abbastanza “ordinaria”, un po’ acquosa, che non si caratterizza in quasi niente se non per la sua buona bevibilità. Mi consola il fatto che anche il sommo Kuaska l’ha definita, in una serata di degustazioni, una “birretta”; mistero della … logica con la quale vengono assegnati i premi internazionali… Ha colore ambrato e schiuma fine e poco persistente, naso lieve di malto e luppolo, con un sentore di lievito appena accennato e un accenno di note aranciate. Ha corpo scarno, molto snello comunque, e beverino; risalta la componente “acquosa”, con una nota generale di dolce malto delicato e una leggera asprezza del luppolo nel finale. Molto beverina, ma poco di più, di quelle che vanno giù “a nastro”. Alc. 5,5% vol. ©Alberto Laschi
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