Nuova creazione della het Anker, una delle brouwerij più antiche del Belgio, presentata “ufficialmente” allo Zythos. Nella linea produttiva, ora molto di moda, delle birre estremamente luppolate si inserisce questa new entry, dal nome vagamente allusivo (è una crasi fra “hops”, luppolo e “sinjoor”, personaggio caro alla tradizione di Mechelen, ricordato da una statua bronzea nella piazza principale della cittadina delle Fiandre). Vengono utilizzati per il brassaggio di questa birra 4 diversi tipi di luppolo: Golding originario del Belgio, Spalt tedesco, Luppolo francese e Saaz, immessi progressivamente nelle varie fasi del processo di cottura al fine di potenziare al massimo la particolarità e complessità dell’aroma. E’ buona, molto buona, questa birra ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia ma assaggiata in questo caso on draft, più morbida e rotonda di altre luppolatissime belghe assaggiate, luppolata ma non estrema. Ha bel colore biondo, leggermente velato, con una bella testa di schiuma, fresca e croccante. Il naso è fresco, ricco di un luppolo non opprimente, diffuso ed elegante, insieme a note leggermente floreali e un tappeto morbido di malto. Il corpo è rotondo, di frizzantezza media, non eccessiva, che permette al luppolo di “allargarsi” omogeneamente su tutto il palato senza azzerarlo. La corsa è buona, elegante e progressiva, con una sensazione finale di calore diffuso e di amaro affiorante su entrambi i lati della lingua. Buona, molto buona, da riassaggiare dopo una buona maturazione; la Het Anker la “dichiara” invecchiabile per almeno tre anni. Alc. 8% vol. ©Alberto Laschi
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