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Assaggiata alla spina, questa Vicaris si rivela una triple abbastanza classica, alla quale la spina conferisce un po’ di “freschezza” in più e un po’ di personalità in meno. Birra molto equilibrata, costruita col bilancino, che non eccelle ma che neanche delude. Colore biondo dorato, leggermente opalescente, e una testa di schiuma bianca, non abbondante e di media persistenza. Malto e luppolo: si ritrovano sia nell’aroma che nel gusto, senza che nessuno dei due abbia la meglio sull’altro, con una leggera note citrica, e un sentore esangue di lievito. Di frizzantezza non accentuata, si fa bere con piacere, fresca è veramente un bel sentire; manca un pochino il carattere, ma forse in bottiglia è meglio (visti anche i risultati dell’incrocio magico …). Alc. 8.5% vol ©Alberto Laschi
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Le figlie di Vincent Dilewyns allo stand dello Zythos
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Le figlie di Vincent Dilewyns allo stand dello Zythos
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